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Piccolo Principe
ASLAN

Piccolo Principe vola


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Inserito il - 23/05/2005 : 09:23:38  Mostra Profilo
Cina, le "citt� segrete"
del lavoro minorile


PECHINO - Jimi: in cinese � l'equivalente di "top secret". Nel 2000 il ministero del Lavoro e l'Ufficio di polizia per la protezione dei segreti di Stato hanno varato un regolamento che all'articolo 3 comma 1 classifica come jimi la "diffusione di informazioni sul lavoro minorile". Chiunque contribuisca a rivelare casi di sfruttamento di bambini nelle fabbriche cinesi � quindi imputabile di avere tradito "segreti di Stato". � un crimine per il quale si rischia l'arresto immediato, una condanna per le vie brevi senza avvocato difensore, e pesanti pene in carcere.

Questo spiega perch� sia molto difficile trovare informazioni sul lavoro infantile, una piaga sociale che secondo le stime pi� prudenti colpisce almeno 10 milioni di bambini in Cina (ma � ben pi� drastico l'Ufficio internazionale del lavoro con sede a Ginevra: calcola siano fino all'11,6% i minorenni costretti a lavorare, cio� molte decine di milioni). Eppure sui giornali del Guangdong - la regione meridionale che � il cuore della potenza industriale cinese - qualche vicenda sfugge alla legge del silenzio. Il sito online del quotidiano di Nanfang espone un'inchiesta sui lavoratori immigrati: c'� la foto di un sedicenne con un dito amputato da un incidente in fabbrica. Un'altra immagine, ripresa da lontano con il teleobiettivo, mostra una piccola impresa di giocattoli: tanti bambini lavorano seduti dietro i banconi.

Si scopre che uno dei paraventi utilizzati per nascondere il lavoro minorile � camuffarlo come apprendistato organizzato dalle scuole.
Zhang Li, un ragazzo di 15 anni, ha rivelato che la sua scuola tecnica lo ha portato insieme con altri 40 studenti (alcuni di soli 13 anni) a lavorare in una fabbrica elettronica di Shenzhen.
Salario: dai 600 agli 800 yuan (60-80 euro) al mese per lavorare dall'alba a mezzanotte, e dormire stipati in 12 per stanza.
L'inganno delle scuole usate come una copertura per far lavorare i ragazzi venne alla luce per la prima volta con una sciagura del 2001, riportata anche dai mass media nazionali.
42 bambini delle elementari morirono nel rogo di una scuola dello Jianxi. L'incendio era scoppiato perch� quella in realt� non era una scuola ma una fabbrica di fuochi d'artificio.
Non ha "bucato" i filtri della censura, invece, una tragedia pi� recente. � accaduta due giorni prima dello scorso Natale nel paesino di Beixinzhuang.
Cinque ragazzine quattordicenni sono morte soffocate dal fumo nel sonno, nel minuscolo dormitorio adiacente alla fabbrica di tessuti in cui lavoravano.
Particolare atroce, si sospetta che un paio di loro siano state sepolte ancora agonizzanti dal padrone dell'azienda che aveva fretta di fare sparire i corpi.

Lo si � saputo cinque mesi dopo, e solo grazie all'associazione umanitaria Human Rights in China. Sun Jiangfen, la mamma di una delle ragazzine morte, si � spiegata cos�: "Nelle campagne noi non possiamo permetterci di mandare i figli a scuola come fanno i cittadini. In questo villaggio ogni famiglia ha dei figli che lavorano in fabbrica". Sua figlia Jia Wanyun era diventata operaia a 14 anni perch� i genitori potessero pagare gli studi al fratello. Le era stato promesso un salario di 85 euro al mese per lavorare dodici ore al giorno, sette giorni alla settimana, senza ferie. Quando � morta era in fabbrica gi� da pi� di un mese ma il padrone non le aveva versato lo stipendio, con la scusa che era ancora una apprendista.

Le organizzazioni umanitarie che si battono per proteggere i bambini contestano la credibilit� delle multinazionali che subappaltano la produzione in Cina, quando i manager occidentali affermano che nelle loro fabbriche i diritti umani sono rispettati.
In realt� nelle aziende cinesi che riforniscono le multinazionali, i manager locali obbligano gli operai a imparare a memoria le risposte false che devono dare in caso di ispezione. Gli operai dell'azienda He Yi di Dongguan sono riusciti a procurare all'associazione China Labor Watch un esemplare originale delle "istruzioni per l'inganno":
� un questionario in 28 punti distribuito dai capi, per preparare i lavoratori ad affrontare una visita dei rappresentanti di Wal-Mart, la grande catena di ipermercati americani. Una delle domande-risposte da imparare a memoria: "Avete mai visto lavorare dei minorenni in questa fabbrica?
No, mai".
Sono in tutto 28 domande, dal salario agli orari di lavoro, dalle ferie allo spazio vitale nei dormitori. Su ogni punto gli operai sono addestrati in anticipo, con l'obbligo di mentire se non vogliono perdere il posto. � previsto che rispondano di s� anche alla domanda: "Qui siete felici?"

La He Yi di Dongguan � al centro di uno scandalo che colpisce una delle marche americane pi� celebri in tutto il pianeta, la Walt Disney.
Alla He Yi nella stagione di punta (maggio-ottobre) 2.100 operai fabbricano bambole e giocattoli di plastica con il marchio Disney.
Dall'interno della fabbrica gli operai insieme con il "manuale delle bugie" hanno fatto giungere agli attivisti umanitari anche le fotocopie dei veri cartellini orari, le buste paga autentiche.
Fanno turni quotidiani che con gli straordinari obbligatori possono raggiungere le 18 ore al giorno. Hanno una settimana lavorativa di sette giorni su sette, con un solo giorno di riposo al mese.
Le paghe sono di 13 centesimi di euro all'ora, inferiori perfino al salario minimo legale cinese. I ritardi nel pagare i salari sono frequenti, e 50 operai sono stati licenziati nel gennaio 2004 dopo aver osato protestare perch� la paga non arrivava. Non c'� pensione, n� assistenza sanitaria in caso di malattia.
Nei dormitori vengono stipati venti operai per stanza. E si riducono a una farsa le ispezioni della Walt Disney:
vengono annunciate con ben venti giorni di anticipo al management della He Yi, che obbliga gli operai a recitare una versione dei fatti pi� rassicurante.
La Disney, messa di fronte a questi documenti, � costretta ad ammettere. Ho scritto alla direttrice delle Corporate Communications della Walt Disney Consumer Products negli Stati Uniti, Nidia Caceros Tatalovich, per avere una reazione ufficiale dell'azienda di fronte allo scandalo dei "giocattoli della miseria".
Mi ha risposto che "una verifica condotta dalla Disney (in seguito alle denunce delle associazioni umanitarie, ndr) ha confermato la validit� di varie accuse".
La direttrice delle relazioni esterne aggiunge che adesso la Disney sta "incoraggiando" il management dell'azienda a migliorare le condizioni in fabbrica.

Gli attivisti di China Labor Watch non vogliono aizzare il protezionismo anti-cinese in Occidente.
Le loro denunce si concludono sempre con un appello: "Questa non � una campagna per il boicottaggio dei prodotti cinesi. Non vogliamo spingere le multinazionali americane ad annullare i loro acquisti.
I lavoratori che ci hanno rivelato queste notizie non possono permettersi di perdere il posto. � meglio essere sfruttati che essere disoccupati.
Loro chiedono solo di poter essere trattati come esseri umani".
In questo avvertimento c'� una preoccupazione comprensibile.
Le inchieste che cominciano a spezzare l'omert� sul lavoro minorile in Cina, sullo sfruttamento e sui soprusi contro i lavoratori, possono portare a conclusioni pericolose:
un alibi per i paesi ricchi che vogliono chiudere le frontiere.

Gli operai cinesi stanno indicando che un'altra soluzione � possibile. Nella stessa citt� di Dongguan c'� un gigante dell'industria calzaturiera che si chiama Stella International: 42.000 operai. Il nome di quell'azienda sta diventando il simbolo di una nuova �ra per la Cina, la stagione delle lotte operaie. L'anno scorso il malcontento � esploso, la Stella � stata paralizzata dagli scioperi spontanei. Ci sono state anche manifestazioni violente, centinaia di operai hanno saccheggiato alcuni stabilimenti, hanno ferito un dirigente, finch� un esercito di poliziotti ha riconquistato la fabbrica e arrestato i leader della rivolta. Tutta la vicenda � stata isolata da un cordone sanitario di censura. Ma di recente � trapelata una notizia sorprendente. Dieci leader della protesta operaia, condannati in primo grado a tre anni e mezzo di carcere, sono stati assolti dalla corte d'appello del Guangdong. � un segnale di speranza per i tanti altri conflitti sociali che sono gi� esplosi, e per quelli che covano sotto la cenere. Dalla protezione dei bambini agli aumenti salariali, dal diritto di sciopero al Welfare, i lavoratori cinesi cominciano a battersi per le loro conquiste sociali. In un paese dove la Asian Development Bank stima vi siano 230 milioni di persone sotto la soglia della povert� assoluta - un dollaro al giorno - la strada � ancora lunga.

Angelo
AI PIEDI DEL MAESTRO


Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Citt�: Torino


1559 Messaggi

Inserito il - 23/05/2005 : 11:55:57  Mostra Profilo


Vorrei,qualora ne fosse bisogno,che anche nella nostra civile Europa il lavoro minorille dilaga,mascherato in vari modi,e cosa pi� grave,
anche in campo sessuale.

e in massima parte,lo sfruttamento in Cina,ma anche in Romania/e non sono dei bambini e bambine)
e agevolato da molte nostre stesse multinazionali.

Bisogner� anche in casa nostra,nella nostra costruendo Europa
cominciare a riscrivire e tutelare i Diritti dei Bambini
delle Donne,di tutti coloro che sono schiavi liberi.
Detto ci�,bisogna per� tener presente che la societ� Cinese(premesso non sono Comunista)
ha una struttura famigliare molto particolare,in cui spesso non e raro incontrare piccole strutture industriali o artigianali con 50 componenti,o anche pi�,tutti parenti,figli cugini nonni ecc,ecc/
e la partecipazione di tutto il clan famigliare alla richezza e benessere famigliare e totale,e per loro e naturale che ogni membro partecipi a ci�.
Ora Piccolo principe,
Scrivo ci� non tanto per te,ma per alcuni che pensano in modo occidentale,e vedono in questo popolo un rischio per il benessere occidentale
Grazie e importante,
riflettere su queste tematiche,perch� spesso ci coinvolgono personalmente,almeno come societ�.
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Piccolo Principe
ASLAN

Piccolo Principe vola



3730 Messaggi

Inserito il - 23/05/2005 : 12:07:46  Mostra Profilo
Citazione:
e in massima parte,lo sfruttamento in Cina,ma anche in Romania/e non sono dei bambini e bambine)
e agevolato da molte nostre stesse multinazionali.


che noi alimentiamo essendone consumatori...

Citazione:
Detto ci�,bisogna per� tener presente che la societ� Cinese(premesso non sono Comunista)
ha una struttura famigliare molto particolare,in cui spesso non e raro incontrare piccole strutture industriali o artigianali con 50 componenti,o anche pi�,tutti parenti,figli cugini nonni ecc,ecc/
e la partecipazione di tutto il clan famigliare alla richezza e benessere famigliare e totale,e per loro e naturale che ogni membro partecipi a ci�.
Ora Piccolo principe,
Scrivo ci� non tanto per te,ma per alcuni che pensano in modo occidentale,e vedono in questo popolo un rischio per il benessere occidentale


S�, sono d'accordo.
La societ� cinese � molto diversa dalla nostra e non la si deve occidentalizzare.
Ha anche una tradizione mistica molto interessante che io condivido molto.

Credo per�, che la dignit� umana sia un concetto universale, irrinunciabile
se vogliamo definirci umani.

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ANGELO BIANCO ERMENEGILDO
Super partecipante

Jesus Crying


Regione: Lombardia
Prov.: Varese
Citt�: Uboldo


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Inserito il - 23/05/2005 : 14:41:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ANGELO BIANCO ERMENEGILDO
VI SIETE DIMENTICATI IL MALE CHE A FATTO LA CINA AD UN POPOLO DI PACE SFRATTANDOLO DALLA SUA PATRIA, INFLIGGENDOLE MALE FISICO E PSICOLOGICO LA LORO VIOLENZA LI A CARCERATI E TORTURATI PENSATE CHE QUESTO SIA FINITO, STANNO LAVORANDO MOLTO BENE PSICOLOGICAMENTE CON I LORO TRABOCCHETTI, "" INGANNI ED INLUSIONI NEL MONDO DELL'ELETRONICA "" IL CHE SONO I PRIMI AL MONDO, IL LORO SCOPO E' BEN CHIARO "" NON ESISTE DIO NOI SIAMO I PIU' POTENTI, LA RELIGIONE E LA CREDENZA IN DIO E' SOLO UN VELENO, INFLITTO NELLE MENTI DELL'UMANO DEBOLE "", QUESTE SON PAROLE DI MAO CHE SI STANNO ATTUANDO NEL MONDO ED A MIO AVVISO E' VERAMENTE VERGOGNOSO.....
QUINDI DA PARTE MIA NON MERITANO NIENTE NESSUNA ATTENZIONE A RIGUARDO..... AL MOMENTO DI ORA E ADESSO VISTO COME SI STANNO COMPORTANDO NON MI FA PENA CHI TRAMA ALLE SPALLE DEL DEBOLE...



ANGELO BIANCO ERMENEGILDO RAGGIO DI LUCE




Modificato da - ANGELO BIANCO ERMENEGILDO in data 12/06/2005 22:34:39
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