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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
piuma Inserito il - 31/08/2008 : 23:22:56
Non capisco come tanto odio possa accendersi verso una persona di razza,etnia,religione diversa. A volte,vorrei chiudere gli occhi,per non vedere ci� che � successo nel passato a persone di razza diversa. Partiamo dai Neri d'America;venivano presi dai loro Paesi e condotti a lavorare nelle piantagioni di tabacco per conto di persone illustre che si definivano Superiori,soltanto,perch� erano di colore bianco e per via del loro ceto sociale.
Non si pu� non ignorare ci� che � successo nel passato,perch�,ancora oggi,sfortunatamente,di queste discriminazioni se ne vedono tutt'oggi. Consideriamo ad esempio gli stranieri che vengono in Italia per lavorare,mi dite perch� noi italiani,appena troviamo un impiego qualsiasi,la prima cosa che domandiamo �: Quanto mi dai al mese? E sapete spiegarmi perch� gli stranieri,fanno del lavori che noi non svolgiamo piu? Scusate lo sfogo. Un saluto fraterno.
10   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le pi� recenti)
allegra Inserito il - 02/09/2008 : 21:37:58
Va bene coccinella, come vuoi !!!!!
coccinella Inserito il - 02/09/2008 : 21:27:10
Non sono in guerra ribadisco che � un mio pensiero,rispetto il tuo e continuer� a parlare con te senza problemi e con sincerit� .

ti abbraccio
allegra Inserito il - 02/09/2008 : 21:12:59
Coccinella, deponi le armi, e ascoltami ,io non ho nulla contro di te, non mi ero riferita a te quando ho portato l'esempio delle persone con poteri particolari,e il loro avvicinamento, era per parlare, per riflettere su un'altro lato del discorso, sono sincera, e ti dico quello che penso, cos� come ti dico che il tuo modo di esprimerti circa l'essere l'unica a prendersi cura di persone realmente sofferenti, l'Ho trovato troppo forte e presuntuoso, e te lHo detto, non posso fingere il contrario, se rileggi tu stessa, ti accorgi che hai detto esattamente cos�.
Detto questo, � mia intenzione continuare a parlarci in totale sincerit� e nel rispetto delle parti.
coccinella Inserito il - 02/09/2008 : 21:04:50
Non ho pensato che tu mi stessi giudicando ho semplicemente esposto il mio pensiero e il mio modo di vedere questo "problema" che diventa ogni giorno pi� complesso.
Per quanto riguarda la mia presunzione sull'essere solo io vicino alle persone che soffrono me ne guarderei bene nell'affermare ci�, ho semlicemente detto che vivo a contatto con situazioni familiari di persone straniere che sono gente comune, che non hanno nessuna particolare facolt� medianica ma tanto da insegnarci.

Comunque se il messaggio che � emerso � questo, chiedo umilmente scusa,non era nelle mie intenzioni.

Vi abbraccio dolcemente
allegra Inserito il - 02/09/2008 : 19:47:00
Ciao Coccinella,non � mia abitudine giudicare, non avrei mai pensato che fosse stato il tuo caso,ti stavo solo rispondendo,riguardante il fatto che solo tu sia la sola ad essere in contatto con chi veramente soffre, lo trovo un p� presuntuoso.
coccinella Inserito il - 02/09/2008 : 19:23:00
Mi dispiace ma non � il mio caso.Io forse sto a contatto con chi veramente ha bisogno, per questo sono fermamente convinta che da loro abbiamo solo da imparare ed arricchirci. In loro trovi l'umilt�,la dignit�, la generosit�, la disponibilit�,la gratitudine, l'innocenza,tutte qualit� che al giorno d'oggi � molto difficile trevore.
Come si suol dire "non bisogna fare di tutta l'erba un fascio", ma se lo Stato facesse dei controlli su chi effettivamente entra nel nostro Paese , scegliendo solo quelli che hanno certi requisiti, come accode in altri Paesi (es.Austalia), forse ci sarebbero meno criminalit�, meno prostituzione, meno spaccio di stupefacenti,... senza togliere che sono consapevole che ci sono anche italiani che fanno le stesse cose ( e sono pi� che sufficienti loro!).

Questo � il mio modesto e umile parere che condivido con voi e metto in discussione poich� confrontarsi ritengo sia positivo, arricchente e ci permette di migliorare.

Un caloroso abbraccio
allegra Inserito il - 02/09/2008 : 14:53:56
Si coccinella, ovviamente lo stato deve fare la sua parte,ma anche noi dobbiamo sforzarci di vedere nell'altro un fratello,noi spesso ci approcciamo agli altri egoisticamente e per un nostro tornaconto,ad esempio se sappiamo che una persona che arriva da un'altro paese � una persona comune, la teniamo a distanza, mentre se veniamo a sapere che la medesima persona ha qualche particolare facolt� medianica, facciamo di tutto per avvicinarla.
coccinella Inserito il - 02/09/2008 : 14:02:39
Concordo pienamente con te, Allegra; io sono un'emigrata nel nostro Paese, arrivata a Bergamo per lavoro e in pi� con tre caratteristiche che non piacevano, almeno per quanto riguarda il mio settore lavorativo,giovane, precaria e meridionale . Poich� provenivo dalla Sicilia ero considerata straniera, come se la Sicilia non facesse parte dell'Italia!!! Hanno forse dimenticato quente guerre si sono combattute e quanti morti ci sono stati in passato per rendere l'Italia Unita, sottiglizza che forse molti non ricordano.

Per quanto riguarda gli emigrati provenienti da altri Paesi penso che se forse pensassimo che c'� tanto da imparare anche da loro molte umiliazioni e abusi non si verificherebbero. Io sono convinta per la mia esperienza che sono molto arricchenti sotto tutti i punti di vista, anche se, penso che un controllo pi� severo da parte dello Stato eviterebbe che insieme a persone oneste entrino anche i disonesti...

Vi abbraccio dolcemente
Piccolo Principe Inserito il - 02/09/2008 : 11:50:04
Un altra causa del razzismo �:

- invidia
- noia

Invidia perch� non si vuole che qualcuno di sconosciuto
possa arrivare per ultimo e vivere come noi.

Noia perch� nel vuoto quotidiano fatto di tante chiacchiere
e giudizi, l'arrivo di uno straniero � una novit� e un pretesto
per guidicarlo negativamente sentendosi migliori, vivi,
utili a qualcosa. quest'ultima cosa accade anche nei rapporti quotidiani.
shyamala Inserito il - 02/09/2008 : 11:39:34
Ci sono tante forme di razzismo,io parlo per la esperienza dei miei genitori,che sono andati all'estero per lavorare,cercando nuovi orizzonti e avendo tante speranze dentro il cuore...
Il tempo � passato e mio padre � tornato nella sua terra,nella sua cittadina,ma sempre come uno straniero.
Questa � una cosa che mi colpisce parecchio,come ancora oggi ,nel 2008 ancora l'uomo non riesca a evolvere e vedere la realt� di ognuno di noi:"siamo persone"aldil� di colori,razze e religioni

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