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allegra
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0531_da_lory53
Città: Napoli


5193 Messaggi

Inserito il - 17/03/2009 : 16:37:02  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Austria, reclusa per 24 anni
Padre confessa: "Miei i sette figli"
Tre piccoli hanno vissuto in casa con i nonni, gli altri nella casa-prigione
Un bebè morto e bruciato in giardino. La moglie: "Sempre stata all'oscuro"



Josef Fritzl
VIENNA - "Ha ammesso di aver tenuto segregata la figlia per 24 anni e di essere il padre dei 7 bambini". Con queste poche parole un portavoce della polizia austriaca ha riferito che Josef Fritzl, settantrè anni, sta raccontando di come ha tenuto reclusa per 24 anni in uno scantinato sua figlia Elisabeth e tre dei sette figli che la donna ha avuto da lui. L'orrore nella città di Amstetten, circa 150 chilometri a ovest di Vienna, è venuto alla luce per caso lo scorso weekend, quando l'anziano ha portato in ospedale una delle sue figlie-nipoti 19enne, in gravissime condizioni, e con una malattia genetica tipica dell'incesto.

La polizia sta proseguendo le perquisizione dello scantinato con varie celle, senza luce naturale, in cui Elisabeth, una donna che oggi ha 42 anni, ma ne dimostra venti di più, era rinchiusa da 24 anni: un nascondiglio ventilato con aria condizionata, una piccola cucina, una doccia, il televisore e un angolo per dormire, nel quale si aveva accesso tramite una porta di legno che poteva aprirsi con un codice elettronico noto solo al padre-padrone. Secondo quanto riferito dalle autorità, il sotterraneo "è in tutto di 50-60 metri quadrati", con una camera da letto, un bagno e una cucina, tutte stanze "molto buie e molte strette".

Elisabeth era sparita il 28 agosto del 1984 e da allora la versione ufficiale era che la giovane si era unita a una setta religiosa e viveva in un luogo sconosciuto. Sempre secondo quello che veniva raccontato all'esterno, la donna aveva avuto vari figli, alcuni dei quali aveva lasciato dinanzi alla porta di casa della sua famiglia, perché i genitori si occupassero di loro.

Tre dei figli nati dalla relazione (due ragazze e un ragazzo di 16, 15 e 12 anni) hanno infatti sempre vissuto a casa con i nonni, conducendo una vita normale come se fossero i nipoti: i bebè erano stati lasciati dinanzi alla porta di casa ancora in fasce, ha raccontato l'anziana moglie Rosemarie, che sostiene di essere stata sempre all'oscuro di tutto.

Il primo aveva con sè un biglietto firmato da Elisabeth che comunicava ai genitori di non poter prendersi cura del piccolo. Gli altri tre (due ragazzi e una ragazza, i due maggiori di 18 e 19 anni, e il più piccolo, di 5) hanno sempre vissuto nella casa-bunker, senza luce naturale, e sono stati lì fino a pochi giorni fa. Il settimo era un gemello nato nel 1996, sopravvissuto appena pochi giorni e il cui cadavere era stato incenerito nel giardino di casa dallo stesso Josef.

Jose Fritzl, ingegnere in pensione, era proprietario di un'azienda specializzata nella vendita di biancheria intima. E' riuscito a crearsi una doppia esistenza perfetta, con una vita pubblica insieme alla moglie, ai sette figli e ai tre nipoti, e una vita clandestina con la sua figlia-amante e altri tre suoi figli. Gli abitanti della cittadina austriaca (23.000 abitanti, a 130 chilometri da Vienna), lo descrivono come "un uomo normale, sempre disponibile e in buono stato fisico".

L'Austria è sotto shock e si interroga su come possa essere accaduto che nessuno si sia mai accorto di nulla di strano. Il quotidiano 'Der Standard' scrive che "l'intera nazione deve chiedersi che cosa stia accadendo di reale e profondamente sbagliato".

La vicenda di Elisabeth Fritzl, ha richiamato immediatamente alla memoria quella di Natascha Kampusch, vittima per otto anni di un aguzzino che l'ha tenuta chiusa in casa. Ora la ventenne Natascha ha offerto il suo aiuto ad Elisabeth. La ragazza, ha detto in una dichiarazione, è convinta di poter essere di aiuto alla donna e ai figli segregati con lei, sia come interlocutrice, sia con i fondi provenienti dalle tante donazioni ricevute da ogni parte del mondo dopo la sua fuga dal sequestratore, Wolfgang Priklopil, che si tolse la vita lo stesso giorno, nell'agosto di due anni fa.



Può capitare di incappare nel lupo cattivo ,abbiamo sentito tutti almeno una volta nella vita prima di uscire di casa, qualche persona cara che ci ha detto:fai attenzione,e abbiamo "nei limiti del possibile "sempre fatto attenzione alla gente al di fuori del nostro nucleo familiare, attenzione a chi non rientrava nella cerchia dei nostri amici, attenzione in generale, ma quando il lupo cattivo si nasconde tra le quattro mura domestiche ,come si fa a fare attenzione, e a chi? Alla persona che dovrebbe essere la nostra cappa, la nostra sicurezza,é allora che le cose si complicano, perché anche se si é presenti a se stessi, tale atto "tradimento ignobile da chi é una parte di te"si entra in confusione, credo sia cosí scioccante da essere vissuto come un incubo,da farti pensare di essere impazzita giá solo al pensarlo che possa succede questo, figuriamoci a dirlo, cosa che é successa alla vittima di questa mostruosità, la quale anni fá, riuscendo a fuggire e ad andare dalla polizia, fu derisa e riaccompagnata a casa .
Un'altra cosa sconvolgente é che la famiglia di questa donna non si è mai accorta di nulla .

Modificato da - allegra in Data 17/03/2009 19:48:49

elektra
Super partecipante

LUCE

Città: la città dell'amore e della pace


955 Messaggi

Inserito il - 18/03/2009 : 18:17:07  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Su una cosa del genere resta solo l'amarezza.Lo so che noi non possiamo giudicare ma è talmente terribile questa cosa che mi viene proprio lo schifo.........un abbraccio

Elektra
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allegra
Super partecipante

0531_da_lory53

Città: Napoli


5193 Messaggi

Inserito il - 18/03/2009 : 22:03:49  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
C'é comunque un limite a tutto, e quel limite non andrebbe mai oltrepassato ,l'incesto é una cosa vergognosa,disgustarsi per una cosa del genere non significa giudicare, non si sta parlando di una cosa inesistente, ció é avvenuto, ci sono le prove, i bambini "nati dalle violenze "del padre verso sulla figlia"sono un dato di fatto.Provare schifo é il minimo in questi casi.
Ciao Elektra, un abbraccio grandissimo.
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