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Moon Light
Virtuoso partecipante
Città: L'Isola che non c'è
182 Messaggi |
 Inserito il - 13/10/2013 : 15:50:08
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Una persona come me non poteva non trattare un tale argomento.
Sono una donna, bisessuale, che attualmente ha da circa quattro mesi una storia con un'altra donna.
E sì, credo in Dio e negli angeli, così come credo nella veridicità del sentimento "amore" in tutte le sue sfaccettature.
Vivo nel peccato?
Non lo so.
Tuttavia sono felice.
Voi cosa ne pensate?
Cosa pensate della sessualità umana? Giusta, sbagliata, fluida?
A voi la parola.
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Elicone: Buongiorno Caligola.
Caligola: Buongiorno Elicone.
Elicone: Sembri affaticato.
Caligola: Ho camminato molto.
Elicone: Sì, la tua assenza è durata a lungo.
Caligola: Era difficile da trovare.
Elicone: Che cosa?
Caligola: Ciò che volevo.
Elicone: E che volevi?
Caligola: La luna.
Elicone: Che?
Caligola: La luna. Sì, volevo la luna.
Elicone: Ah, e per fare cosa?
Caligola: È una delle cose che non ho.
Elicone: Sicuramente. E adesso è tutto a posto?
Caligola: No, non ho potuto averla. Sì, ed è per questo che sono stanco. Tu pensi che io sia pazzo. [...] Ma non sono pazzo e posso dire perfino di non essere mai stato così ragionevole come ora. Semplicemente mi sono sentito all'improvviso un bisogno di impossibile. Le cose così come sono non mi sembrano soddisfacenti.
Elicone: È un'opinione abbastanza diffusa.
Caligola: È vero, ma non lo sapevo prima. Adesso lo so. Questo mondo così com'è fatto non è sopportabile. Ho bisogno della luna, o della felicità o dell'immortalità , di qualcosa che sia demente forse, ma che non sia di questo mondo.
Elicone: È un ragionamento che sta in piedi. Ma, in generale, non lo si può sostenere fino in fondo, non lo sai?
Caligola: È perché non lo si sostiene mai fino in fondo che non lo si sostiene fino in fondo. E non si ottiene nulla. Ma basta forse restare logici fino alla fine. |
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Moon Light
Virtuoso partecipante
Città: L'Isola che non c'è
182 Messaggi |
Inserito il - 18/10/2013 : 18:57:18
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Volevo condividere con voi un mio piccolo racconto sull'argomento, scrivere mi piace molto e altrettanto mi piacerebbe che questa conversazione prendesse piede. E' da molto che non si discute su questo forum.
Ecco a voi un mio scritto:
Si udiva chiaramente un leggero ticchettio di passi accompagnato dall'ululare del vento. Una sagoma scura si avvicinava lentamente, un piede davanti all'altro, con fare flemmatico. Non riusciva a riconoscerne i tratti, la luce dei lampioni era insufficiente a quell'ora tarda di notte e il cielo non mostrava minimamente la pallida Luna. Era coperto, tutto coperto, buio e inquietante.
Inghiottì saliva nervosamente guardando quell'ombra indefinita che riduceva le distanze tra loro. "Che fosse lei?" si chiese, mentre poteva sentire chiaramente una scarica di adrenalina invaderle la schiena.
"Chi sei?" domandò a gran voce alla misteriosa presenza. Una sola domanda, che però non ricevette alcuna risposta.
Erano più vicine adesso, poteva capire finalmente il colore dei suoi capelli, rossi. Avrebbe distinto quel rosso tra mille, era lei! Sì cazzo, proprio lei!
Mano a mano anche il colore dei suoi occhi divenne distinguibile, un brillio azzurro nell'oscurità. Ci aveva decisamente visto giusto.
Ancora pochi passi, erano vergognosamente vicine, poteva sentirne il caldo respiro sulle guance, sapeva solo che stava sorridendo.
"Che cosa vuoi da me?" fu l'unica domanda che le venne in mente, ma stavolta voleva risposta. "Ti prego dimmi cosa vuoi adess..." non fece in tempo a completare la frase, successe tutto così in fretta.
Una mano le cinse il collo e la tirò a sè. Calde e morbide labbra si posarono sulle sue. Un leggero guizzo e anche la lingua di lei prese possesso della sua bocca, delicatamente, teneramente.
Erano due donne e si stavano baciando all'oscurità surreale di quella notte. Il cuore le batteva tumultuosamente in petto, si rese conto in quello stesso istante che stava tremando. Da quanto tempo stava aspettando quel momento? Da quanto tempo si stavano baciando?
Il tempo in quel frangente pareva un concetto astruso, si era fermato.
Che buon sapore, aveva.
Buona lettura  |
Elicone: Buongiorno Caligola.
Caligola: Buongiorno Elicone.
Elicone: Sembri affaticato.
Caligola: Ho camminato molto.
Elicone: Sì, la tua assenza è durata a lungo.
Caligola: Era difficile da trovare.
Elicone: Che cosa?
Caligola: Ciò che volevo.
Elicone: E che volevi?
Caligola: La luna.
Elicone: Che?
Caligola: La luna. Sì, volevo la luna.
Elicone: Ah, e per fare cosa?
Caligola: È una delle cose che non ho.
Elicone: Sicuramente. E adesso è tutto a posto?
Caligola: No, non ho potuto averla. Sì, ed è per questo che sono stanco. Tu pensi che io sia pazzo. [...] Ma non sono pazzo e posso dire perfino di non essere mai stato così ragionevole come ora. Semplicemente mi sono sentito all'improvviso un bisogno di impossibile. Le cose così come sono non mi sembrano soddisfacenti.
Elicone: È un'opinione abbastanza diffusa.
Caligola: È vero, ma non lo sapevo prima. Adesso lo so. Questo mondo così com'è fatto non è sopportabile. Ho bisogno della luna, o della felicità o dell'immortalità , di qualcosa che sia demente forse, ma che non sia di questo mondo.
Elicone: È un ragionamento che sta in piedi. Ma, in generale, non lo si può sostenere fino in fondo, non lo sai?
Caligola: È perché non lo si sostiene mai fino in fondo che non lo si sostiene fino in fondo. E non si ottiene nulla. Ma basta forse restare logici fino alla fine. |
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Dissertazione sull'omosessualità/bisessualità
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