Inizio Forum
 Pensieri e racconti
 Fiabe
 FAVOLE ARABE
 Nuova Discussione  Discussione Bloccata
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'�:
Pagina Successiva
Autore Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva
Pagina: di 3

giu
*

Dreaming

Regione: Veneto
Prov.: Padova
Citt�: padova


437 Messaggi

Inserito il - 31/01/2005 : 00:08:31  Mostra Profilo
Favole Arabe :-)

giu
*

Dreaming


Regione: Veneto
Prov.: Padova
Citt�: padova


437 Messaggi

Inserito il - 02/02/2005 : 14:54:20  Mostra Profilo



io amo le storie....
mi ricorda sempre quando mio pap� le raccontava di sera a me e mia sorella sul lettone...

propongo un gioco:::

allora, per chi ha voglia, io inizio una storia, metto un pensiero, una frase, qualsiasi cosa, perfino una parola....
e chi ha l'ispirazione la pu� continuare...
pu� darsi che venga fuori una cosa bellissima...
tante volte io raccontavo le storie al mio gatto, guardando il tramonto...
Torna all'inizio della Pagina

giu
*

Dreaming


Regione: Veneto
Prov.: Padova
Citt�: padova


437 Messaggi

Inserito il - 02/02/2005 : 15:25:26  Mostra Profilo
...
lentamente. si svegliava. per un momento non vide che le proprie ciglia... poi, il riflesso del raggio di sole sul soffitto scrostato. non si ricordava pi� dove aveva dormito... ultimamente la sua casa era semplicemente un bordo di letto. non importava dove, o se caldo o freddo, o se condiviso.
inizi� a spostare la mano per provare a vedere se il corpo aveva una memoria pi� affidabile della cocienza. la coperta era ruvida.
no, amnesia completa.
vide che sulla scrivania c'era una bambina che stava scrivendo... con la lingua in mezzo ai denti per lo sforzo e la concentrazione.
avr� avuto cinque anni... se non meno.
la bambina si accorse che la stava guardando. ''Ciao, finalmente ti sei svegliata! � gi� mezzogiorno, sono dovuta rimanere qui per ore, ad aspettare per offrirti una tazza di th�, ma mi � venuta fame e me lo sono bevuto io. scusa, non dirlo in giro, senn� mi rovini la reputazione.''

la donna era ancora stordita, ''s�'' rispose, quasi a caso. cercando di non rovinarsi la sua,di reputazione, dato che ogni volta che si svegliava faceva finta di ricordarsi perfettamente il luogo, il perch� e il percome.
era una donna seria, lei. era una donna resposabile. le avevano sempre detto che doveva esserlo.

era, questa, una specie di malattia che si instaura nell'anima dei viaggiatori.
la dimenticanza.
un tipo di innamoramento impersonale tra il proprio viaggio e il proprio essere sempre a casa. una contraddizione interna per sopravvivere senza abitudini, un estetismo interiore, egoisticamente distaccato dal proprio senso.
a volte le capitava perfino che le immagini si scoordinassero in dettagli, come uno scrittore assorto non nel significato di ci� che scrive, ma nel movimento della punta della penna, che seguendo ineluttabilmente il veloce movimento delle dita, colora di minuscoli disegni d'inchiostro una poesia imparata a memoria.
a momenti viveva come in una scheggia di mondo attaccata al sottogonna di una grassissima signora, sballottata sempre qua e l�, e, se a volte capitava, spiaccicata tra il suddetto infinito fondoschiena e una sedia che gli faceva da supposta.
dopotutto non c'era mica da meravigliarsi, rifletteva, se la sua materia cerebrale faticava a riprendersi, ogni tanto, e deviava in lunghe metafore come questa, che era costretta a spigarsi da sola. tanto per scusarsi con se stessa per esserne la creatrice, dato che erano sempre troppo dificili da capire.

la realt�.
s�, allora.
riapr� gli occhi.
dov'era finita la bambina?
approposito, se l'era sognata? no,no, non le era mai capitato. doveva essere semplicemente andata via. annoiata dal fatto che anche da sveglia non produceva pi� compagnia di un frigorifero rotto.

raggrum� la sua roba come poteva, e il pi� velocemente possibile. � molto pi� comodo dormire vestita, constat� fra se e se.
e si catapult� fuori dalla porta, sperando che fosse abbastanza chiaro qual'era la via d'uscita.
di solito bisogna sempre scendere delle scale - ricord� a se stessa.

Modificato da - giu in data 02/02/2005 15:58:26
Torna all'inizio della Pagina

giu
*

Dreaming


Regione: Veneto
Prov.: Padova
Citt�: padova


437 Messaggi

Inserito il - 03/02/2005 : 14:33:35  Mostra Profilo
ma non appena si fu ''catapultata'' fuori dalla stanza, inciamp�, manco a dirlo, proprio sulla bambina che l'aveva cos� snobbata prima, e cadde rovinosamente a terra.

silenzio.

la bambina la guardava con uno sguardo interrogativo.
- un po' come il tuo cane quando lo saluti prima di partire per un lungo periodo - metafora istantanea nella mente della donna.
e alla fine opt� per la via meno umiliante: giocare...
''ehmmm...dov'� il bagno? scusa ma.. alla mattina le circostanze naturali sono, comedire, prorompenti...''
la piccola tagli� corto:''esattamente davanti a te.''
detto questo rimase a guardarla, e alla mente della donna ci� appariva alquanto crudele.

era il gioco del non dire.

tu sai, io non so.

la donna ormai cercava di trovare la memoria in modo molto rassegnato, un po' perch� si era stancata che questa fosse la storia di ogni mattina, un po' perch� stavolta le circostanze sembravano pi� gradevoli del solito (aveva perfino un bagno!!!).

ok. allora perch� non godersele fino all'ultimo?
dove caspita era capitata? l'avevano forse raccolta dalla strada? era morta?

si affacci� alla finestra del bagno.
si vedeva, esattamente davanti, un muro bianco-giallastro senza limite.
nessuna speranza di chiedere informazioni ad un estraneo. seppur dalla finestra di un bagno. sig.

lasci� cadere la sua roba per terra, e quasi nello stesso medesimo istante i suoi occhi caddero sui suoi occhi:
la sua immagine. allo specchio.

che strano... quei capelli tanto lunghi, e quegli occhi tanto tristi.
s�, era veramente quello il suo corpo.
il corpo
di una
camminante.

Torna all'inizio della Pagina

giu
*

Dreaming


Regione: Veneto
Prov.: Padova
Citt�: padova


437 Messaggi

Inserito il - 03/02/2005 : 14:42:44  Mostra Profilo
tir� fuori dalla tasca un rossetto mezzo smangiato, e distrattamente se lo pass� sulle labbra.
i tuoi occhi sono troppo neri, sembrano aver raccolto l'oscuriot� di tutti i disegni dei bambini ciechi mentre si annoiano di cercare i pennarelli - lo specchio diceva.

avevo dimenticato che gli specchi parlassero - rispose lei allo specchio.
- peggio per te.
- ....
- sinceramente in questa casa mi sento un po' solo. sai, la bambina non ci arriva mica, a guardarsi in me. diciamo che lo fa solo i giorni di festa, mettendo in subbuglio la casa per spostare la poltrona e salirci di sopra. perci� mi rassegno ad avere con lei un dialogo indiretto, della serie, io gli mostro la lampada del soffitto, e lei sorride.
ma ora che � arrivata una persona matura come te... � molto pi� gratificante. anche se hai gli occhi imperdonabilmente troppo neri.

- noto che sei uno specchio di poche parole... in tal caso non ti dispiacer� descrivermi nei dettagli dove siamo e come caspita sono arrivata qui ieri notte.

Torna all'inizio della Pagina

giu
*

Dreaming


Regione: Veneto
Prov.: Padova
Citt�: padova


437 Messaggi

Inserito il - 03/02/2005 : 15:07:53  Mostra Profilo
lo specchio, con un sorrisino ironico e compiaciuto: ''devo ammettere allora che non c'� da stupirsi che tu ti sia dimenticata dell'antica capacit� di dialogo tra umani e specchi, eheh...''
- sbaglio o mi stai dando della matta?! faresti bene a RICORDARE a te stesso invece di essere semplicemente un PEZZO DI VETRO in un CESSO SGANGHERATO... ma.. che fai, piangi???
- ...sig, no. era solo una lacrimuccia...
- ma guarda te se devo mettermi a fare psicoterapia agli specchi adesso...! come se non avessi altro a cui pensare!
- come per esempio fare psicoterapia a te stessa? cara, non vedi mica che sei tu, quella che sta piangendo?

- ...ehm, era solo una lacrimuccia.

- ok, mi fai pena perci� mi decido a raccontarti come sei arrivata qui.
il perch� non te lo so dire. prima di lasciare che la tua mente sia concentrata a rispolverare il tuo passato, ti chiedo due cose e mezzo: A, di notare che io sono sempre ben informato da Emili, la bambina, su TUTTO ci� che succede qui in bagno e dintorni; B, di notare che quindi puoi fidarti di me; la mezza cosa � questa, senti, ho un pruritino in alto a destra non potresti mica...sai, non vorrei scomodarti ma...s� s� s�, proprio l�, ahhh che soddisfazione, saranno stati anni che avevo prurito in quella zona...
- adeso taglia corto e dimmi
- ieri sera, mentre Emili stava facendo pip�, ha sentito delle persone che litigavano proprio fuori dalla porta.
beh, lei credeva che fosse la famiglia di fronte, come al solito, finiranno per ammazzarsi quei due. ma ad un certo punto ha notato che le voci... beh, le voci non erano quelle.
spinta dalla curiosit� ha sbirciato dal buco della serratura.
Torna all'inizio della Pagina

giu
*

Dreaming


Regione: Veneto
Prov.: Padova
Citt�: padova


437 Messaggi

Inserito il - 03/02/2005 : 16:01:08  Mostra Profilo
e sai cos'ha visto? a visto una donna, per terra, ad occhi chiusi, che singhiozzava.
- piangeva?!
- no! non piangeva, singhiozzava soltanto. probabilmente la persona con cui aveva litigato era andata via, vestita col buio della notte.
inutile farti notare che, quella donna, eri TU.
- e dopo?
- � venuta un attimo a chiedermi consiglio. Pensa, � perfino salita SULLA POLTRONA, dato la seriet� e l'eccezionalit� della situazione. e poi, beh, ti ha portato dentro trascinandoti per terra, e con una fatica sovrumana � riuscita a distenderti sul letto.
- e io?
- tu che?

- io.. non me ne sono mica accorta?!
- tu eri pi� di l� che di qua. altro non so.
- senti, ma questa bambina, Emili, vive DA SOLA?
- queste sono cose private. noi specchi sappiamo chiaccherare, s�, ma abbiamo la dignit� necessaria a mantenere certi limiti, che discorsi! E adesso che sai la storia, eh, che pensi di fare?
- ...
- ...
- ...un suggerimento?!
- non sai nemmeno COME MI CHIAMO, e mi chiedi pure un suggerimento!

- ah gi�, dimenticavo di presentarmi: io sono Emily, piacere...
- piacere, io mi chiamo Specchio.

- caro specchio Specchio, allora che mi suggerisci di fare?
- allora, donna Emily, ci sono due alternative, tutto dipende se sei una tipa orgogliosa, oppure no.
soluzione numero uno: scappare. questo comporta la perdita di ogni riferimento geografico, a meno che tu non sia avezza ad un certo tipo di vita.
soluzione due: fare finta di essere una lontana parente di Emili. a tua vantaggio ci sono due importanti indizi: A, che avete QUASI lo stesso nome. B, che Emili non ha parenti contattabili.


Modificato da - giu in data 03/02/2005 16:32:12
Torna all'inizio della Pagina

giu
*

Dreaming


Regione: Veneto
Prov.: Padova
Citt�: padova


437 Messaggi

Inserito il - 03/02/2005 : 16:06:14  Mostra Profilo
- Specchio, io non so se sono orgogliosa... ma prima di tutto mi sta a cuore capire una certa cosa: tu credi che stavo singhiozzando perch� avevo il singhiozzo oppure...
- ...ancora non sai se sei una persona triste...
- no, non ricordo...
- oppure?
- oppure magari la saliva mi era andata di traverso.
- ...?!
- io, sinceramente, reputo pi� probabile quest'ultima ipotesi
Torna all'inizio della Pagina

giu
*

Dreaming


Regione: Veneto
Prov.: Padova
Citt�: padova


437 Messaggi

Inserito il - 03/02/2005 : 20:19:35  Mostra Profilo
...in quel momento si sent� graffiare alla porta, come se milioni di formiche stessero tentando di arrampicarsi dall'altra parte, con le loro minuscole unghie, scivolando senza rimedio. all'inizio Emily si spavent�. poi si guard� un'ultima volta, si fece l'occhiolino per farsi coraggio, o forse solo per salutarsi, e con molta, molta prudenza gir� la maniglia, creando una fessura sottile per sbirciare.
dall'altra parte
c'era una specie di gatto.
una specie perch� sembrava pi� una pecora.
o forse era una pecora che sembrava un gatto. non si poteva dire.
- scusalo, di solito il bagno � sua propriet�. fa compagnia allo specchio
si sent� la voce della bambina dire da un'altra stanza
evidentemente c'era stata un bel po'
- questa pecora non ha pazienza - ancora la voce della bambina
- ma... � una pecora?
- no. � un gatto. per� sembra una pecora. non l'avevi notato?
il gatto non perse altro tempo, infil� la zampa nella fessura ed entr� alla ri-conquista del bagno.

sembrava simpatico- la donna pens�. forse devo farmi meno domande.
Torna all'inizio della Pagina

Fiorellino
Virtuoso partecipante

MONELLA


Regione: Germany


267 Messaggi

Inserito il - 03/02/2005 : 20:39:28  Mostra Profilo
Gi� continuo la favola:

"ehi la�, chi � questo intruso nel mio bagno?" mormor� il gatto.
"Lilly, � il mio nome, sono una fatina del bosco...sto cercando il mio furetto che mi � scappato via..e vedendolo entrare qu� pensavo di trovarcelo..invece mi sbagliavo..tolgo subito il disturbo..ciao micio".

UNA NUOVA STELLA STA NASCENDO NEL MIO CUORE.
Torna all'inizio della Pagina

Fiorellino
Virtuoso partecipante

MONELLA


Regione: Germany


267 Messaggi

Inserito il - 03/02/2005 : 20:53:07  Mostra Profilo
"EHmmmmmmm, ma non bella fatina scusami se ti ho spaventata pensavo ci fosse una pecora nel mio bagno" continu� il gatto

"ahhhhhhhhhh, una pecora, mi sa che avresti bisogno di un paio di occhiali" rispose sorridendo la fatina.

"non lo trovo affatto divertente...sar� mezzo cieco, ma sono un anziano gatto...2 lune fa ho compiuto 144 anni. Non vedi i miei lunghi bianchi baffi?" offeso ribatte�il gatto.

"Va bene scusami nonnetto, ora per� devo continuare la ricerca del mio furetto, che scappa sempre..Se dovessi incontrarlo mandamelo...abito dietro la montagna della vecchia quercia William...Addio...." e con queste parole in un batter d�occhio la bella fatina spar�.

UNA NUOVA STELLA STA NASCENDO NEL MIO CUORE.
Torna all'inizio della Pagina
Pagina: di 3 Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  
Pagina Successiva
 Nuova Discussione  Discussione Bloccata
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
Vai a:
Fratellanza Bianca Universale © Angelinet.com 2015 Torna all'inizio della Pagina
Powered By: Angelinet 2005 (Snitz Forum)