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davidelisa
Appassionato partecipante
Regione: Lombardia
Prov.: Varese
Città: varese
85 Messaggi |
Inserito il - 20/07/2006 : 11:11:59
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Lettera dal Libano «La speranza perduta di una vita normale» BEIRUT— Seicento milioni di dollari di perdite per il bilancio dello Stato, 80 per cento degli alberghi svuotati, 90 mila persone scappate verso la Siria, 460 cittadini occidentali evacuati, decine di infrastrutture civili distrutte, centinaia di morti e di feriti, migliaia di sfollati: numeri, numeri, numeri... Per gli spettatori la guerra è un cumulo di cifre e di statistiche. Ma per noi interessati, il linguaggio ha una portata diversa, concreta, palpabile: le vittime hanno i volti di amici e di familiari, i ruderi sono sinonimi di anni di paralisi economica, e i danni significano lunghe giornate senza acqua, notti interminabili senza elettricità, e parenti cari che non rivedremo forse mai più. L'immagine dei quindici bambini bruciati vivi nell'autobus che provava a fuggire dal villaggio di Merwaheen mi ossessiona. Provo a indovinare i loro nomi e le loro vite: Sami aveva magnetici occhi neri, Mohammed era bravissimo a scuola, Fatema sognava di diventare scrittrice, a Nour piacevano gli arcobaleni... Spero almeno che le loro mamme siano sparite con loro: la morte di un figlio è il più indecente dei drammi. L’altro pomeriggio mi ha preso una voglia di ribellione, un rifiuto ostinato di lasciarmi andare alla disperazione. Volendo fingere che la vita fosse normale malgrado tutto, sono andata a vedere con i miei figli un film a Jounieh, città costiera teoricamente sicura, 15 minuti a nord di Beirut. Finita la proiezione, e usciti dalla sala, comincia il raid sul porto davanti a noi. La gente nella strada grida impazzita. Corriamo verso la macchina, il fumo ci circonda. Mi si piegano le ginocchia dalla paura, Mounir e Ounsi scoppiano a piangere, ma riesco a guidare lo stesso; guido come una matta fino a quando raggiungiamo casa. No, la vita non può essere normale quando si è libanese, imparo, per l’ennesima volta, a mie spese.
Joumana Haddad Poetessa e giornalista libanese |
manu sangue ed acqua che scaturisti dal cuore di Gesù come fonte di misericordia per noi, confido in te. |
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onirica.parabola
...donando un sorriso
1046 Messaggi |
Inserito il - 21/07/2006 : 16:57:31
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Preghiera alla vergine Maria per chiedere il dono della Pace in questo triste momento storico!
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Risale al 1920, e fu composta da Mons. Luigi Barlassina, Patriarca latino di Gerusalemme, in occasione della consacrazione della diocesi gerosolimitana alla Santa Vergine.
Non lasciatevi ingannare dal linguaggio démodé: è una preghiera molto bella, e drammaticamente attuale.
O Maria Immacolata, graziosa Regina del cielo e della terra, eccoci prostrati al tuo eccelso trono, pieni di fiducia nella tua bontà e nella tua sconfinata potenza.
Noi ti supplichiamo di rivolgere uno sguardo pietoso sulla Palestina, che più di ogni altra regione ti appartiene, imperocché tu l'hai aggraziata con la tua nascita, con le tue virtù, con i tuoi dolori, e da essa hai dato al mondo il Redentore.
Ricorda che qui appunto tu fosti costituita tenera Madre nostra e dispensiera delle grazie; veglia dunque con speciale protezione sulla tua Patria terrena, dissipa da essa le tenebre dell'errore poiché ivi risplendette il Sole dell'eterna Giustizia, e fa' che presto si compia la promessa uscita dal labbro del tuo divino Figlio, di formare un solo ovile sotto un solo Pastore.
Ottieni inoltre a tutti noi di servire il Signore nella santità e nella giustizia tutti i giorni della vita nostra, affinché per i meriti di Gesù e con il tuo materno aiuto, possiamo alfine passare da questa Gerusalemme terrena agli splendori di quella celeste.
Così sia. |
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