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onirica.parabola
...donando un sorriso
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Inserito il - 28/06/2006 : 20:09:54
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Antonio Iavarone. il ricercatore che ha individuato la proteina che causa il cancro ma cura anche lesioni nervose, spiega i risvolti dei suoi studi
"Una scoperta avvenuta per caso è un risultato che ci dà molte speranze" di CRISTINA NADOTTI
ROMA - E' avvenuta un po' per caso, come per molte scoperte scientifiche. Antonio Iavarone e Anna Lasorella, marito e moglie, sono due studiosi di Napoli, andati via dalla loro città perché scavalcati nei concorsi da "mogli, figli e nipoti" di personaggi eccellenti, come hanno avuto modo di dichiarare proprio in un'intervista a Repubblica. Oggi i due ricercatori firmano uno studio che può rivelarsi rivoluzionario sia per la cura dei tumori che per quella di alcune lesioni neurologiche.
Come siete arrivati a scoprire che le proteine che tenevate sotto osservazione per la loro funzione nella crescita dei tumori possono rivelarsi "buone" per riparare cellule nervose? "Da tempo il nostro lavoro si concentra sulle proteine Id - spiega Antonio Iavarone da New York - proteine che durante lo sviluppo normale mantengono le cellule staminali in condizioni indifferenziate. Quando le staminali si differenziano in cellule adulte, la proteina scompare. Noi volevamo capire perché e abbiamo scoperto che è l'enzima Apc che ha questo ruolo. Stavamo lavorando con cellule adulte, neuroni, appunto, e abbiamo quindi osservato l'effetto che le proteine Id mutate hanno su quelle nervose".
Quali sono le implicazioni terapeutiche? "E' stato sorprendente notare l'incredibile crescita degli assoni nei neuroni portatori di questa proteina Id2 modificata, un risultato che è andato al di là delle nostre attese e che ci entusiasma molto per le sue implicazioni terapeutiche. Ad esempio, si apre la possibilità di riprogrammare le cellule nervose nella modalità di crescita degli assoni, usando la forma modificata di Id2 dopo traumi sul midollo spinale".
In pratica? "Questa stategia potrebbe aiutare a risolvere le invalidità permanenti causate dalla perdita di strutture nervose, che non riescono più a rigenerarsi spontaneamente. Da un punto di vista scientifico, il fatto che le proteine responsabili dello stato staminale e della malignità dei tumori promuovono anche la crescita degli assoni nelle cellule nervose stabilisce come non esistono molecole "buone" o "cattive" in sé ma che le cellule umane sono in grado di usare la stessa materia prima per costruire funzioni completamente diverse tra loro".
(28 giugno 2006)
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emmes
Angelo dell'amore
Regione: Puglia
Prov.: Brindisi
Città: Brindisi
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Inserito il - 28/06/2006 : 21:03:05
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CREDO CHE TUTTI STIAMO ASPETTANDO DI QUESTE BENEDETTE SCOPERTE SCIENTIFICHE BENEFICHE. TUTTI I GIORNI ASSISTIAMO A DELLE MALATTIE RARE PERCHE' NOI ABBIAMO MILIARDI E MILIARDI DI CELLULE CHE NON SI POSSONO CONTROLLARE L'UNICA CHIAVE CHE ABBIAMO E L'ALBERO DEL DNA. NELLA FISICA SI DICE CHE OGNI CAUSA PROVOCA UN EFFETTO. NOI SIAMO COME L'OROLOGIO DOBBIAMO RISPETTARE I TEMPI IN QUALSIASI CAMPO PER SCOPRIRE UNA MALATTIA RARA CI VUOLE DEL TEMPO. LA SCIENZA NASCE 400 ANNI FA, CON GALILEI GALILEO CON UN ATTO DI FEDE SI E' ARRIVATO AD OGGI. NOI IN ITALIA ABBIAMO BUONISSIMI RICERCATORI BRAVI MA PURTROPPO NON SONO IN CONDIZIONI DI OPERARE PERCHE' MANCANO I SOLDI E SONO POCHI.QUELLI BUONI EMIGRANO IN ALTRI PAESI.CREDO PER LA MIA ESPERIENZA CHE LA FORTE FEDE RISOLVE OGNI PROBEMA. QUINDI TI TOCCA SEMPRE DI ASPETTERE TEMPI MIGLIORI. |
Emmes |
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onirica.parabola
...donando un sorriso
1046 Messaggi |
Inserito il - 14/07/2006 : 06:10:35
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Nuova conquista per la scienza: grazie a un chip nel cervello collegato al computer un ragazzo paralizzato sposta il cursore, scrive mail, governa un braccio robotico Tetraplegico muove gli oggetti con la forza del pensiero
di ELENA DUSI
Matthew è un ragazzo tetraplegico di 25 anni, paralizzato dal collo in giù. Eppure è proprio lui che sposta il cursore sullo schermo, scrive una mail al ritmo di quindici parole al minuto, regola il volume della Tv e fa compiere semplici movimenti a un braccio robotico poco distante. Tutto grazie alla forza del pensiero. E a un chip che è impiantato nel suo cervello e che il pensiero riesce a leggerlo, traducendolo in comandi per il cursore del computer e per il braccio robotico. Il successo di dieci anni di sperimentazioni, sulle scimmie prima di passare all'uomo, è raccontato con tutta evidenza oggi dalla rivista scientifica Nature. L'apparecchio BrainGate, creato dalla ditta statunitense Cybernetics, è frutto del matrimonio fra tecnologia dei microcircuiti e scienze di frontiera. Una piastrina di metallo con il lato di quattro millimetri è stata impiantata sotto al cranio di Matthew nel 2004, in corrispondenza della corteccia motoria. Alla piastrina sono fissati 96 elettrodi più sottili di un capello, che penetrano fra i neuroni alla profondità di un millimetro. Il loro compito è fondamentale: raccogliere gli impulsi elettrici del cervello di Matthew nel momento esatto in cui il ragazzo esprime la volontà di spostare il cursore sullo schermo. La "forza del pensiero" viaggia attraverso cavi d'oro fino alla parte esterna della testa e viene trasmessa a un computer, che svolge la parte più complicata del lavoro: tradurre i segnali elettrici dei neuroni in comandi per il cursore dello schermo |
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elektra
Super partecipante
Città: la città dell'amore e della pace
955 Messaggi |
Inserito il - 14/07/2006 : 08:43:16
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Ciao Onirica ,l'ho letta anch'io è veramente una grande notizia |
Elektra |
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