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 Le verità su Medjugorje
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Moon Light
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Moonlight
Città: L'Isola che non c'è


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Inserito il - 20/12/2013 : 02:16:20  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ho trovato online un articolo, che per quanto succinto spiega in concreto i dubbi riguardanti le apparizioni, praticamente quotidiane, della vergine Maria ai veggenti di Medjugorje.
Da tempo mi interesso di fenomeni di trance estatica, di misticismo e apparizioni mariane... e da tempo io stessa ho notato le incongruenze e la ripetitività dei messaggi affidati ai veggenti, che risultano stereotipati, brevi, banali... Cose a cui si arriva semplicemente da soli senza il concreto bisogno che scenda qualcuno dal cielo.
Le apparizioni più vecchie: La Salette, Fatima e Lourdes, mostrano una Madonna arrabbiata con l'umanità... I suoi messaggi sono predizioni di catastrofi, sono ripieni di tutto fuorchè di pace e amore verso i figli ingrati, a differenza di quanto accade a Medjugorie. Basta fare un semplice confronto...
Questo è tratto dal messaggio de la Salette a Melania e Massimino:

"Avvicinatevi figli Miei, non abbiate paura: sono qui per annunciarvi un grande messaggio. Se il Mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più sostenerlo.

Da quanto tempo soffro per voi! Poiché ho ricevuto la missione di pregare continuamente Mio Figlio, voglio che non vi abbandoni, ma voi non ci fate caso. Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi.

Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo volete concedere. È questo che appesantisce tanto il braccio di Mio Figlio!

Anche i carrettieri non sanno che bestemmiare il nome di Mio Figlio.

Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di Mio Figlio.

Se il raccolto si guasta la colpa è vostra. ve l’ho fatto vedere l’anno passato con le patate: voi non ci avete fatto caso. Anzi quando ne trovavate di guaste bestemmiavate il nome di Mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest’anno, a Natale non ve ne saranno più…"

Questo è uno dei messaggi affidato ai veggenti:

"Cari figli! Oggi vi invito tutti alla preghiera. Aprite profondamente la porta del cuore, figlioli, alla preghiera, preghiera del cuore e allora l’Altissimo potrà operare nella vostra libertà e inizierà la vostra conversione. La fede diventerà forte così che potrete dire con tutto il cuore: ‘Mio Dio e mio tutto’. Comprenderete, figlioli, che qui sulla Terra tutto è passeggero. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

I messaggi di Medjogorje hanno tutti la stessa chiave di lettura... Si tratta di una madre amorevole, a tratti ripetitiva e noiosa. Ma in concreto i messaggi più numerosi affidati ad altri veggenti, facenti parte di apparizioni maggiormente dotate di credito, sono di rabbia e sdegno. Chi è nel torto? Chi nella ragione? Qualcosa non funziona non trovate?

Vi riporto il link dell'articolo da me trovato, sperando in un buon inizio di dibattito al riguardo: http://laveritasumedjugorje.blogspot.it/

Elicone: Buongiorno Caligola.
Caligola: Buongiorno Elicone.
Elicone: Sembri affaticato.
Caligola: Ho camminato molto.
Elicone: Sì, la tua assenza è durata a lungo.
Caligola: Era difficile da trovare.
Elicone: Che cosa?
Caligola: Ciò che volevo.
Elicone: E che volevi?
Caligola: La luna.
Elicone: Che?
Caligola: La luna. Sì, volevo la luna.
Elicone: Ah, e per fare cosa?
Caligola: È una delle cose che non ho.
Elicone: Sicuramente. E adesso è tutto a posto?
Caligola: No, non ho potuto averla. Sì, ed è per questo che sono stanco. Tu pensi che io sia pazzo. [...] Ma non sono pazzo e posso dire perfino di non essere mai stato così ragionevole come ora. Semplicemente mi sono sentito all'improvviso un bisogno di impossibile. Le cose così come sono non mi sembrano soddisfacenti.
Elicone: È un'opinione abbastanza diffusa.
Caligola: È vero, ma non lo sapevo prima. Adesso lo so. Questo mondo così com'è fatto non è sopportabile. Ho bisogno della luna, o della felicità o dell'immortalità , di qualcosa che sia demente forse, ma che non sia di questo mondo.
Elicone: È un ragionamento che sta in piedi. Ma, in generale, non lo si può sostenere fino in fondo, non lo sai?
Caligola: È perché non lo si sostiene mai fino in fondo che non lo si sostiene fino in fondo. E non si ottiene nulla. Ma basta forse restare logici fino alla fine.

momosatya
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Inserito il - 23/12/2013 : 07:30:58  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Si, qualcosa non funziona...la veggenza non è la verità. La verità va cercata nel profondo del nostro essere ed io francamente mi rifiuto di credere che la Madre, la Madre di Dio possa non mostrare compassione e amore per i Suoi figli. Lo sdegno è un sentimento che solamente se è illuminato porta forza e coraggio per rifiutare l'orrore, la depravazione, la guerra ecc., tutto ciò che abbiamo sotto agli occhi. Tutto ciò fa parte della crescita dell'uomo sulla terra. Ricordate: "Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori" Ciò significa che l'uomo ha un debito e un credito che in questo momento è sul piatto della bilancia e sino a che i piatti non sono dello stesso peso, cioè, abbiamo adempiuto al nostro compito come esseri umani/divini non potremo conoscere la vera veggenza, l'occhio di Dio che tutto vede.
Nell'individuo della strada è in corso una feroce battaglia; la battaglia che viene combattuta tra l'Io inferiore e quello superiore, tra la personalità e la divinità, tra la materia e lo spirito. Questo è ciò che viene detto da tutte le filosofie, ciò che viene ripetuto dagli uomini di religione, ciò che viene insegnato in tutte le scuole di esoterismo.
Ma ciò che va chiarito è il fatto che un individuo è solo apparentemente separato in due parti: una personalità e una divinità.
E allora, come si può pensare che la Madre di Dio mandi ai Suoi figli visioni di castighi e non invece parole di sostegno e di amore e di fiducia? Che madre sarebbe colei che punisce, che lascia i suoi figli soli e al freddo della notte? Basterebbe solo un po' di buon senso per capire che non tutti i messaggi sono veritieri e che non tutti i veggenti sono dei veggenti veri. Comunque tutto è scuola di vita e aspetta a noi studiare e superare le prove di esame, perché la vita spirituale ha i suoi meccanismi per verificare se siamo preparati o no, per procedere in una classe superiore. Ciao Ragazzi, buona giornata Momo
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Piccolo Principe
ASLAN

Piccolo Principe vola



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Inserito il - 24/12/2013 : 18:11:52  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Purtroppo l'istituzione chiesa, utilizza e manipola la Verità, introducendovi stille di menzogna, per scopi distanti dall'Amore di Dio.

E' importante separare queste stille di menzogna dalla Verità,
affinché quello che è stato manipolato torni ad avere la Luce che merita.
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momosatya
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Inserito il - 27/12/2013 : 08:47:42  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La luce illumina le tenebre, così come una casa viene illuminata dal sole, quando apriamo le finestre. Ma, sino a quando non sentiremo nascere in noi l'anelito di conoscere la verità per vivere in essa, e, possa esserci concesso di distinguere il significato delle parole che pronuncia l'apparente inquietudine dell'onda della calma acqua increspata dal vento, o in ogni altro suono emesso dal moto naturale della vita, non potremo operare nella luce e nella consapevolezza, amare ogni cosa creata e avere quella pace con la quale veniamo ripagati, perché quando siamo in perfette armonia o sintonia col vento non veniamo più travolti dalla furia dei frammenti incompresi, trascurati e maltrattati, poiché tutto ciò che vive e si muove nell'infinito spazio, dove corrono i fiumi dell'esistenza, deve, confluire nell'eterno Regno, dove nella pace si prepara il genuino e sempre nuovo migliore rinnovo, affinché sia costante la soluzione di continuità.
Ecco, perché prima di raggiungere questo stadio della vita, non essendoci concesso conoscere i segreti della Natura, perché non si è in grado di farne uso corretto per il bene comune, non potremmo metterci al riparo dalla nostra stessa malvagità, poiché anche questa ci è indispensabile per insegnarci ad arrivare a si alto livello, portandoci a capire che essendo tutto parte di ni stessi, dobbiamo amare l'intero prossimo, soprattutto quelli strati che ancora inesperti e inconsapevoli delle responsabilità che comporta il libero arbitrio, vivono i primi stadi del regno umano.
Fono a quando non siamo sul piano di potere meditare sulle cose create e prendendo per oggetto un qualsiasi frammento, quale può essere l'acqua, un albero, un animale, una foglia, un filo d'erba e, cercandone la derivazione e l'importanza componiamo l'unità, non potremo avere la certezza sull'assoluto e sulla sua potenza e intelligenza.
Solo allora, potremo rafforzare le difese interiori e accrescere la potenza del proprio influsso sulle forze degradanti poiché modifichiamo le attività elementari nascoste nel subconscio, ovvero il complesso dei fatti vissuti e dimenticati che la psiche svolge in modo oscuro, presentandole alla coscienza in maniera vaga e indeterminata, conosceremo le virtù che in natura ogni cosa possiede, e cioè il potere loro affidato per elevare noi al vertice e finalmente apprezzare e rispettare l'intero vivente, tollerando e perdonando quelli che dei nostri simili ancora vivono le fasi più elementari, e che non potendo la mente penetrare le distanze si muovono errando nella conoscenza limitata, per cui privi di esperienza sul proprio genere, seppure inconsapevolmente influenzano e aiutano a far crescere il proprio simile e ad avere consapevolezza della propria coscienza, in quanto la natura delle cose si specchia in ciò che gli è associata.
La vita, per essere tale ha bisogno della collaborazione di tutti i suoi frammenti, poiché gli appartengono di fatto, così allo stesso modo delle molecole che costituiscono il nostro corpo; le quali le realizzano mettendo insieme le loro differenti competenze.
Ogni corpo, ogni ente che nello spazio si muove sollecita i sensi se è realizzativo, in quanto la volontà e l'impegno nell'applicazione per poi nell'insoddisfazione portare al vertice della propria esistenza e nella manifestazione della massima espressione creativa all'ascendenza su uomini e cose, in quanto assistiti da quell'eco che giunge da molto lontano, ci avviciniamo nell'area luminosa della vita interiore, usando quelle forze innate, quindi congenite di cui tutti noi siamo dotati, attenti a non guidare gli eventi insoliti, quanto come evitare quelli che ci giungono dall'insieme di pensieri che agiscono dall'ignoranza.
Finchè non raggiungiamo questo alto livello che per la sua perfezione ci è difficile, per non dire impossibile, interpretare la verità senza devastarla e ci sembra improbabile raggiungere in questo mondo materiale, lo stato nel quale non ci sono difetti. Per questo motivo, quando un'anima ha elevato il suo pensiero fin nei suoi più alti regni, ce là presenta di cruente paura in quanto ci accorgiamo di essere molto lontano dal viverla, ci rediamo conto di quanti debiti, vivendo in uno stato di incoscienza contraiamo, di quante cause di diversa natura muoviamo e di quanto siamo responsabili nei confronti dell'insieme che aiuta la vita a crescere.
Ma, il tempo è arrivato e la Luce brilla già sulla Terra, perché l'amore fluisce nel cuore degli uomini di buona volontà, che lavorano per il bene comune. Voi tutti avete dato prova di questo...non è vero!
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Piccolo Principe
ASLAN

Piccolo Principe vola



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Inserito il - 27/12/2013 : 10:10:09  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ciao Momo,
avrei da porti alcune domande:

- Il tuo scritto in che modo si combina con La verità su Medjugorje?
- L'obiettivo è la perfezione o il senso dell'Altro?
- Che indicazione si può dare a chi soffre, e non vede/trova via d'uscita?

Grazie
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momosatya
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Inserito il - 27/12/2013 : 13:02:28  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Mi spiego, la verità che l'uomo tanto anela di trovare è sepolta nella sua anima, e quella verità parla così come il Cristo fece del Regno dei cieli e del Regno della terra. La sofferenza è creata dai conflitti con noi stessi, tra l'ignoranza e l'intelligenza, tra l'uomo e Dio. Quando un individuo si allontana dalla forza della luce, cade nella forza delle tenebre e si dimentica della fiamma che arde in lui, e questo crea sofferenza a tutti i livelli di vita. La malattia, il dolore, la perdita, la sofferenza sono soltanto delle lezioni che un individuo attraversa quando si sente separato in due distinte nature e così avrà sempre l'impressione di dover combattere la parte cattiva e non sempre riuscirà a vincere questa battaglia. Se invece, una volta per tutte, riconosce, accetta e comprende veramente che egli può soltanto essere la divinità, cesseranno automaticamente in lui tutti i conflitti. Però, fintanto che non avrà completamente maturato questo ordine di idee, dovrà meditare, dovrà combattere con se stesso e dovrà anche sentirsi dispiaciuto per se stesso.
Quando i Creatori hanno dato la mente all'uomo gli hanno conferito la possibilità di intrattenere le stesse idee presenti nella mente di Dio.
La mente è semplicemente una scintilla di Luce che permette all'uomo di intrattenere delle idee simili a quelli di Dio. E quando dico "idee" mi riferisco, ovviamente alla contemplazione che Dio ha di se stesso e che corrisponde a certi livelli iniziatici; livelli in cui l'individuo permane in costante contemplazione. Questo livello esiste nella sostanza cosmica e, seppure sia già un'attività mentale, sia per Dio che per la Luce, è pur sempre soltanto contemplazione. Vedete, l'elemento che i n noi ci fa provare i sensi di colpa, cosa assai comune su questa terra è la mente inferiore, la mente che ha inventato tutte le malattie dell'umanità. Essa ha inventato la moralità, ha inventato la religione , ha inventato i sacrifici a Dio e fa qualsiasi cosa pur di allontanare un individuo dalla divinità. La mente inferiore è colei che crea tutti i miraggi perché essi, al pari di lei, sono costituiti dagli elementi più densi. Un individuo non le deve mai accordare potere, se glielo dovesse concedere essa dominerà sulla Divinità nel più folle dei modi. Quando un individuo priva di questo potere la mente inferiore la stessa si porrà al lavoro per raggiungere qualche magnifico traguardo. E' solo la mente dell'uomo che crea felicità o sofferenza nel mondo e sino a che l'uomo non guarda il suo mondo interiore difficilmente potrà capire il ruolo della sofferenza nella sua vita, cercherà sempre fuori ciò che viene da dentro e facendo ciò altera la verità col suo filtro mentale.
Il lavoro di liberazione è fatto gradualmente, prendendo su di se le proprie responsabilità di ciò che ci accade, meditando sulle nostre azioni e sui nostri pensieri possiamo scoprire che tutto ciò che ci è stato presentato da vivere, è esattamente ciò che ci occorre per poter andare oltre le nostre percezioni sensoriali e perciò rimanere al centro del nostro universo interiore, qualsiasi perturbazione possa temporaneamente attraversare la nostra sfera di vita.
Alcune volte ci serve un grande scossone per svegliarci dallo stato di sonno animico, perché solo con quello possiamo risvegliarci alla vera realtà della vita. Non è facile, ma neppure impossibile, tutto dipende da ciò che vogliamo veramente fare. Il salto quantico comporta un certo turbamento fisico e mentale, e per potere reggere queste energie cosmiche di amore bisogna aprire il cuore la mente a queste potenze rinnovatrici, bisogna lasciare cadere il nostro sapere, le nostre credenze, le nostre superstizioni, il conosciuto e buttarsi con fiducia verso l'inconosciuto, quello che sta al di la della visione che abbiamo di noi stessi, quel Dio sconosciuto che giace profondamente addormentato aspettando che l'uomo lo risvegli nella sua coscienza.
Si, L'Assoluto, si, la perfezione, si il senso dell'Altro me stesso.
Alla fine dei conti l'anima e sempre quella che ognuno di noi porta nei vari passaggi terreni, nell'anima vi sono le nostre esperienze vissute dal primo giorno che abbiamo vissuto sino ad ora ed è ha lei che ci dobbiamo rivolgere perché i misteri della vita ci vengano chiariti nella loro interezza, altro non mi resta da dire se non, abbiate fiducia in voi stessi e nelle vostre qualità animiche, perché tutto vi sarà svelato in tempi e modi a voi congeniali, (come anime).
Mi rendo conto che non è facile seguirmi col pensiero, ma se avete la pazienza di rileggere ogni tanto ciò che è scritto, col tempo vi accorgerete che la vostra mente farà sempre meno fatica a collocarsi nel pensiero di Dio ed allora avremo più facilità di comprenderci reciprocamente. Voglio solo dirvi che non esistono limiti che non si possono abbattere, perché il Divino dimora in noi, il limite è solo nella nostra testa. Grazie Fabrizio delle tue domande, mi auguro di non aver fatto confusione, perché il pensiero è più veloce della mente e delle mie mani. E' un bellissimo dialogo che qui viene introdotto da tante Entità e sentitevi liberi di chiedere qualsiasi cosa, insieme possiamo illuminare la nostra vita e quella degli altri, riducendo il male che affligge l'umanità, ridandogli un raggio di Sole per illuminare la via.
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Piccolo Principe
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Piccolo Principe vola



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Inserito il - 27/12/2013 : 20:57:42  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ciao Momo, ho letto tutto il tuo testo, prima di farti altre domande vorrei dare un mio contributo.
Quello che hai scritto, è vero;
può però essere colto solo dopo un percorso in cui, sì sia ritrovata la chiave di lettura della propria sofferenza; compito assai ardito e spesso impossibile senza un aiuto. Come tu sai meglio di me, ci sono eventi terribili, di più svariata natura, che molte anime incarnate sono costrette ad affrontare; non possiamo in tali casi voltare le spalle, dicendo loro che siamo divini. Serve un linguaggio adatto ed efficace per ogni circostanza, al fine di produrre risultati.

Quando dico "senso dell'altro", non parlo di "altro me stesso", parlo proprio di altro individuo (empatia, compassione, comprensione, ascolto, gentilezza, dolcezza...).

Ecco le mie domande:

1) Chi sono le entità, di cui ha fatto cenno, con le quali dialogo per tuo tramite?

2) Come uscire dal buio e dolore profondi, al fine di poter rialzare la testa e cercare di scoprire l'Armonia? (parliamo di situazioni concrete)

3) Perché la new age accusa le chiese, così come la chiese accusano la new age? Dove risiede la differenza?

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momosatya
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Inserito il - 30/12/2013 : 08:53:14  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Alla prima domanda rispondo: sono le entità della vita, quelle scintille che accendono la notte di stelle, le nostre sorelle...
Ogni cosa è ispirazione quando la vita si manifesta, ma è solo quando l'uomo alza la testa verso il cielo che apprende il linguaggio della vita tutta, il suono che la vita produce ad ogni suo respiro.
Il tramite è l'anima che risvegliandosi al suo splendore, vive in terra ciò che è in cielo, cioè vive nel veicolo della carne, la sua divinità. Ecco perché Dio ha tanti nomi.
La seconda: come uscire dal buio e dolori profondi al fine di poter rialzare la testa e cercare di scoprire l'armonia?
Cambiando i nostri pensieri. Per evadere le situazioni o condizioni penose e, attorno a noi ve ne sono tante, dobbiamo con tutta la nostra persuasione immaginare altre soluzioni, perché ciò equivale a mettere nel cervello l'elemento plasmante che cambia l'immagine che ci tormenta. Ricordo il giorno in cui un mio amico mi chiese: Momo cosa hai pensato e cosa hai sentito quando ti fu detto che avevi l'AIDS? Ricordo molto bene quel giorno, era un giorno Settembrino del 1989, ricordo che uscii da quel centro, mi guardai attorno, attorno a me gli alberi fremevano nel vento autunnale e l'aria era fresca, frizzantina, il sole cominciava il suo percorso nel cielo e provai una gioia intensa invadermi e con stupore dissi a me stessa: Carla nulla è cambiato, tu sei la stessa di sempre, ora rifletti del perché di questa malattia. Una malattia sociale di grande rilevanza ha sconvolto la vita all'intera umanità, la paura ha fatto più stragi di una guerra, perché il bollettino medico mondiale era, AIDS= morte.
Ho visto morire gli uomini come mosche, ho visto la paura sconvolgere le loro menti, ho visto la vergogna, ho visto la caccia alle streghe. Si, prima furono accusati i drogati, poi gli omosessuali, le prostitute ecc., che esperienza incandescente fu per me quella, è indelebile nella mia mente, fu la fioritura di un splendido giardino, perché vidi anche l'amore di chi aveva scelto di aiutare l'altro. Vedi Fabrizio, la nostra mente è come la terra, essa riceve tutti si semi che giungono nelle parole, nella lettura e dalle immagini, le quali germogliando si sviluppano e si irrobustiscono in relazione all'impressione che ne riceviamo ed è questa la ragione per la quale dobbiamo abituare il pensiero alla mobilità, affinché, quando viviamo momenti spiacevoli non si cristallizzi in esso.
tieni presente che nei vari e molti atti della mente umana vi è l'intuizione, l'immaginazione, la ricettività, la riflessione, la valutazione e la collocazione, il nostro maestro, il nostro medico, l'obiettore alle nostre azioni, la potenza che guida il mondo. Sono questi che, negli stadi avanzati della propria vita nel quale la visione del mondo è più ampia, quando dall'osservazione dei fatti particolari risaliamo all'universale e conosciamo quei valori che rendono il vivere civile, è sempre con essi che conosciamo i misteriosi comandi che agendo nella sfera cosciente impongono la fatalità che determinano una continua oscillazione tra realtà e immaginazione, oscillazione che non può essere fermata se non con l'aiuto di quelli di noi che nel servire trovano la ragione della vita, lieti di sollevare il peso che è nella miseria, che per amore e non per interesse, senza manipolare e sedurre la coscienza , riescono ad annientare gli effetti delle nostre profonde e talvolta imperative delusioni, a distruggere i germi del dubbio, in quanto conoscono le parole che nutrono lo spirito e ci portano in uno stato avanzato di coscienza, liberandoci dall'incatenamento alle cose che avviano il processo di demolizione della facoltà mentali, evitandoci di andare alla deriva ci aiutano a recuperare il tempo perduto, a cancellare le tracce del ritardo.
Il nostro stato interiore dipende dalla natura dei nostri pensieri per cui se noi cambiano lo schema mentale attorno al quale ruotano, essi ci guideranno verso nuove esperienze e verso nuove intuizioni e di conseguenza verso altre soluzioni.
Comunque, quando ti parlai della mia malattia mi dicesti che dovevo purificarmi, così si può parlare agli altri del dolore, perché il dolore è un processo di purificazione degli strati materiali, è l'alchimia che l'uomo effettua per rendere puro il suo cuore, sempre se è disposto ai cambiamenti e ad assumersi le sue responsabilità nel mondo.
Tra il 2001 e il 2005 ho manifestato la Tossoplasmosi, mi sono paralizzata e pesavo 33 kili, mi sembra che tu svolga il lavoro da infermiere e se così fosse sai di cosa sto parlando. Nel 2003 ho manifestato un cancro anorettale e infine nel 2005 un cancro al naso.
In tutto questo trambusto ho viaggiato e fatto esperienze con sciamani, curanderos, ho preso il Master Reiki di Sai Baba, il Reiki Sat, ho formato dei gruppi di meditazione, in pratica ho viaggiato in tutte le sfere possibili e immaginabili. Ho studiato, guardato e meditato su ciò ce vedevo e vivevo. E' stato un periodo di apprendimento rapido e doloroso sia nel fisico che nella mente, ma senza di questo non avrei mai potuto in questa vita amare Momo così come ora l'amo, ed è perciò che amo l'umanità che lotta per liberarsi dai preconcetti e dai credo che la società ha costruito come impero sulla terra.
Per quanto riguarda la terza domanda, io credo che, fino a che uno condanna l'altro delle proprie mancanze e si erge a gestore di Dio, non potranno cogliere la bellezza che si racchiude nel dialogo e nella comprensione, nella condivisione e non certo nella competitività o nel voler creare una nuova religione. Per poter cambiare bisogna fare tesoro degli errori commessi e porvi rimedio con coscienza e determinazione del Bene Comune.
Buon anno, perché è un anno di nuove energie che ci toccano nel più profondo di noi stessi. Ti saluto...

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momosatya
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Inserito il - 01/01/2014 : 10:44:29  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ho fatto svariate esperienze nel periodo che cavalcavo l'onda di purificazione del Pianeta, cioè quando si è manifestata con la malattia che l'uomo ha chiamato AIDS e che ha toccato l'umanità in modo profondo, tanto profondo che ha acceso una candela nel buio della notte. Il velo si stava squarciando ed è stata immessa dal Cosmo sulla Terra un'energia di grande purificazione, da quel momento ogni uomo e donna che camminava sul pianeta, inconsapevole o meno ha iniziato a vibrare in modo diverso, molte malattie ed eventi come le guerre, gli omicidi ecc, terremoti, inondazioni, da quel momento tutto ha cominciato ad essere più veloce. Io in quel periodo ero in una fase di assoluta mancanza di vita, ricordo bene come tutto mi era indifferente, mi sentivo vuota e pensavo che non valeva la pena di vivere così, ero sola in un deserto. Ero stanca, sfinita e assetata. Fu così che inizio il mio percorso che nel 1989 sfociò con l'incontro con la pratica Buddhista. Fu quella la chiave che apri la porta a quella forza e a quella malattia. Mi chiesi quale senso avesse che nel momento in cui trovato la scintilla che mi aveva fatto ritrovare il fremito della vita e il dispiegarsi di questa onda di morte che si stava manifestando nel mio essere. Mi guardai attorno, guardai i compagni che praticavano questa filosofia di vita e mi resi conto che pochi avevano compreso l'essenza del Sutra del Loto e quei pochi non avevano la forza di contrastare l'oscurità, mi resi conto che, come la chiesa, anche il tempio era un'istituzione che non serviva per dare la libertà all'uomo ma bensì per renderlo schiavo di dogmi e di ignoranza. Non lo liberava ma lo rendeva schiavo della mente altrui.
Era vietato tutto, bisognava solo seguire la parola di Sensei (Maestro), non si poteva frequentare le chiese, leggere altre cose che non fossero i giornali dell'istituzione. Fu un periodo di grande lotta interiore, ma alla fine decisi di uscire dall'istituzione. Nel frattempo che accadevano queste cose, ho viaggiato, ho conosciuto medium, sensitivi, sciamani, curanderos, ho fatto esperienza con la ayauasca, ho avuto visioni e contatti con i mondi "invisibili", sono stata nei posti di potere energetico, come la iungla Amazzonica, il Messico, il Guatemala, L'india, Lasha, la Turchia, l'America, il New Messico, Banchong, Bhali, Corea. Ho fatto esperienze su esperienze a velocità ultrasonica sia nel corpo che nella mente. Ora, raccolto tutto il frutto dell'esperienza, mi trovo qui con voi per parlarvi da cuore a cuore nel nome della Fratellanza Bianca Universale e vi dico che ognuno di voi ha fatto un duro lavoro e forse qualcuno lo sta ancora facendo, ma se ascoltate il vostro cuore non sentirete Momo che vi parla, ma sentirete la vostra vita stessa unità alla forza di quell'energia cosmica che vi sta inondando di luce e di amore, quell'onda che fluisce i tutte le vostre cellule, che attivandosi illuminano di splendore questa vita sulla Terra. Abbiate fede in voi e nel vostro sentire intimo e insieme sfoglierete la vera vita. Momo, Buon anno nuovo.
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robin
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globo

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Inserito il - 04/01/2014 : 11:06:21  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Grazie Momo che hai condiviso la tua esperienza.
Leggendo il tuo scritto può risultare forte, infatti non lo nego mi ha colpito nel profondo e forse è quello che volevi.
Quello che mi ha colpito continuando a leggerti, ho percepito la Tua dolcezza e L'Energia che con semplici parole possono arrivare anche tramite web toccando il profondo di noi e giungerci al Cuore.
E' solo cambiando il nostro modo di vedere le cose, che cambiamo dentro di noi.

Namastè.
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momosatya
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Città: cagliari


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Inserito il - 07/01/2014 : 07:43:29  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Si, Robin è così, da cuore a cuore avviene la trasmissione, non importa chi arriva per primo è la "squadra" tutta che conta, è l'umanità che riconoscendosi come parte di un'unica famiglia cerca di raggiungere attraverso il web ogni cuore che cerca la Fonte.
La luce è energia e come tale non può che illuminare le parti che devono essere guarite, amate. Nulla succede a caso, tutto accade quando le sinergie si muovono nei mondo interiori dell'umano divenire, quell'umano che scopre dentro di sé la sua divinità, uomo/Dio, Dio/Uomo. Guardate le cose belle che state creando e non fatevi fermare da nulla, e se qualche nuvola oscura il sole fermatevi e godetevi anche quel momento di transito. Salutami Treviglio, io provengo da quel luogo anche se ora sono in Sardegna, quando verrò a trovare la mia famiglia se vuoi ci potremo incontrare. Ciao a presto.
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