ayr
Appassionato partecipante
Regione: Campania
Prov.: Salerno
Citt�: Salerno
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Inserito il - 28/01/2012 : 22:01:43
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Cosa c��, o meglio, cosa intravediamo nello sguardo del gatto che pisola, vicino a noi ma al tempo stesso sideralmente lontano�non � lo sguardo carico di pathos come quello dolce, triste, a volte ansioso e interrogativo del cane che ci guarda e sembra dire: �sei tutto per me, dipendo da te, non farei mai nulla che possa dispiacerti...� Lo sguardo del gatto � lo sguardo di chi sembra aver "compreso" il Tutto ed � per questo dolcemente indifferente. E'lo sguardo di chi sembra aver avuto accesso ad una conoscenza superiore, e ci fissa pigramente dal suo sereno universo. Divinizzato dagli Egizi e demonizzato nei secoli bui del medioevo, il gatto non lascia indifferente nessuno. O lo si ama o lo si odia, raramente si � indifferenti alla sua presenza. E se si abbandonano i vecchi archetipi che suggeriscono la sua genesi demoniaca, si � lentamente contagiati dalla sua superiore tranquillit�, cullati dalle sue fusa.
Ma il gatto pu� vivere senza di noi, basta a s� stesso. Forse � questo il peccato che non gli si perdona, che ce lo fa percepire distante�noi amiamo, per lo pi�, chi ha bisogno di noi, chi senza di noi non vive, chi mendica una carezza, uno sguardo, una parola. Noi, per lo pi�, amiamo il cane.
E se questo amore non viene elargito per compiacere il proprio ego, miserabilmente compiaciuto della condiscendenza mostrata alla bestiola, ma � Amore spontaneamente donato per quella Pietas che ce lo fa percepire, con le altre creature di Dio, fratello, non potremo che esserne arricchiti. Noi non amiamo chi � perfetto e basta a s� stesso, amiamo, chi � come noi, chi ha bisogno di noi.
Per questo amiamo (o dovremmo amare) chi senza di noi non vive, chi mendica un briciolo d�interesse, uno sguardo d�intesa, una parola, e ci � difficile amare chi vive rinchiuso nella propria perfezione (reale o presunta). Possiamo essere affascinati dalla santit� e dalla perfezione del nostro prossimo, possiamo ammirarlo, mentre rifulge circondato da Angeli, ma � quando che � rivolto verso il basso che l�Amore tocca le sue vette pi� alte. L� dove dolore, miseria e disperazione regnano impietose.
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