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ayr
Appassionato partecipante
 
Regione: Campania
Prov.: Salerno
Città: Salerno
121 Messaggi |
Inserito il - 07/08/2011 : 15:05:10
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Chiamatelo come volete...date al Male una fantasiosa personificazione pseudo-umana (Lucifero, Satana,etc.) immaginandolo con corna, coda e sguardo maligno, o identificatelo, a mio avviso più correttamente, con la "Negatività" che pervade più o meno tutti noi, in quanto esseri imperfetti , soggetti all’errore e all'inganno.
Per quanto mi riguarda, ritengo che in ognuno di noi coesistano, in un conflitto di cui a volte non siamo neppure coscienti, sia il Bene che il Male. E il Male, per definizione "Grande Ingannatore", può suggerire pensieri, comportamenti ed azioni rivestite di logica, luce benevola, ma in realtà sottilmente oscure e devastanti.
Ci si rende conto di questo soltanto quando l'epilogo dei nostri pensieri e delle nostre azioni realizza fallimento, amarezza, sfiducia, negativismo, perdita di voglia di vivere o addirittura rinuncia alla Vita..con successivo rimpianto per ciò che abbiamo perduto. Di ciò che avremmo potuto essere o di ciò che avremmo potuto realizzare, se solo avessimo avuto un atteggiamento diverso. E nasce, in questo caso, un circolo vizioso per cui l’amarezza ed il negativismo lievitano dentro di noi… sempre di più, fino a quando un flash di consapevolezza non ci fa realizzare che siamo divenuti indifferenti, svogliati, rassegnati, cinici…in una parola, “cattivi”.
La stessa preghiera fine a sé stessa, la ripetizione meccanica delle preghiere apprese in età infantile, non può avere che scarso significato. Preghiera significa soprattutto azione conforme al Dettato di Cristo, nel senso più ampio. Infatti “…. che giova se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? La fede, se non ha le opere, è morta in sé stessa.” E “…Non chi dice “Signore, Signore” entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio…”
Pur non volendo sminuire il valore della vera preghiera ("chiuditi nella tua stanza e prega il Signore Dio tuo...") i connotati della vera religiosità e del vero pensiero positivo, non contaminato da interferenze malevole, non possono prescindere anche dalle opere, da ciò che siamo tutti i giorni, da come ci poniamo nei confronti del prossimo, con serenità e gioia di vivere anche davanti alle difficoltà e alle contrarietà.. soprattutto quando queste ci incalzano. Ed è questo il difficile...
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Piccolo Principe
ASLAN
    

3730 Messaggi |
Inserito il - 07/08/2011 : 18:01:01
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Concordo sull'azione... Ognuno secondo le proprie capacità umilmente.
Quando una persona sta male invece, l'azione é bloccata, e il buio predomina...
In questi casi serve il soccorso... |
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Aneres
Partecipante Veterano
   

493 Messaggi |
Inserito il - 07/08/2011 : 23:47:00
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Citazione: Messaggio inserito da Piccolo Principe
Quando una persona sta male invece, l'azione é bloccata, e il buio predomina...
In questi casi serve il soccorso...
In che modo puo' arrivare il soccorso ,Piccolo Principe? O come trovarlo,per chi e' solo o non ha nessuno che lo capisca? |
Anche se la nostra via e' buia,piena di ostacoli...non temete abbiamo un Angelo paziente che ci protegge! |
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ayr
Appassionato partecipante
 
Regione: Campania
Prov.: Salerno
Città: Salerno
121 Messaggi |
Inserito il - 08/08/2011 : 17:35:33
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Intervengo al momento io, in attesa del Piccolo Principe (vedremo se è d’accordo)
Per chi è in contatto con entità angeliche, non dovrebbe esserci necessità di soccorso. Chi ha la fortuna di percepire il suo Angelo dovrebbe trovare non UNA risposta, ma “LE risposte”.
In quanto alla solitudine, ti dirò… non si è mai soli, al massimo si può essere soli con sè stessi, con il proprio "IO". E la solitudine può apparentemente pesar poco, se la si pensa come Schopenhauer, che in un aforisma espresse il suo pensiero al riguardo: "Un uomo intelligente ha, nella solitudine, due vantaggi: primo, è in compagnia di sè stesso, secondo, non è in compagnia degli altri". Di questa frase, sprezzante e sofferente insieme, ho sempre sorriso, perché dubito che Schopenhauer godesse davvero della solitudine. Come tutti sapete, la solitudine fu per lui una bandiera bianca, una resa nata dall’amara constatazione della pochezza e della meschinità umana, non una libera, serena scelta. La solitudine la perseguiamo quando siamo delusi, feriti, stanchi (soprattutto stanchi) e diveniamo incapaci di amare chi, come il prossimo, perfetto non è. Quando manca lo slancio vitale di voler vivere davvero.
C’è poi sempre qualcuno che ci capisce, almeno un pò. Ma credo che il problema sia: lo vogliamo ascoltare, o quanto meno riflettere su ciò che ci dice...?
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opale
onda tenue
    

Regione: Lombardia
Prov.: Bergamo
Città: bergamo
648 Messaggi |
Inserito il - 08/08/2011 : 23:17:18
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Molto di quello che facciamo in pensieri e opere verso il nostro prossimo, a volte non è semplicemente recepito,e non credo che la colpa se cosi la possiamo chiamare sia sempre nostra. Come diceva ayr il difficile sta nella contrarietà del capirsi non capirsi e alla lunga dove non si capisce la reale comprensione delle idee che proponiamo può stressarci ed indurci ad abbandonare il cammino intrapreso verso il prossimo. Superare queste difficoltà,richiede anche un momento di pausa,e di riflessioni(preghiere)che non stanchino le opere per cui abbiamo fede donare al prossimo. BUONE VACANZE A TUTTI Un abbraccio gg |
Non di solo pane vivrà l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. |
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