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Prediletta
Appassionato partecipante


Regione: Italy
Prov.: genova
Città: genova


58 Messaggi

Inserito il - 01/07/2005 : 00:22:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Prediletta
Lo scoglio



Per la maggior parte dei lavoratori il sabato è una giornata di festa, ma non per me, al contrario è un giorno interminabile. Il sabato lavoro tutto il giorno, anche se devo ammettere che nelle prime ore del pomeriggio, quando in circolazione non c’è nessuno, mi piace trascorrere la pausa per il pranzo andando in riva al mare….
Ho camminato tanto per arrivare a raggiungere questo scoglio, mi piace osservare e sentire la voce del mare. Ecco che il sole, timidamente fa il suo ingresso in questa insolita giornata…Ed ecco che ora il mare brilla con il suo ondeggiare, si, il sole ha voluto regalarmi un po’ del suo calore, lo sento penetrare nello spirito.
Non mi sono mai soffermata a pensare che anche uno scoglio potesse avere il suo angelo, mi stupisco di questo pensiero strano che attraversa la mia mente, quasi come un chiodo fisso, continuo ad osservarlo. Se facciamo parte di questo mondo meraviglioso, ogni essere e ogni cosa dovrebbe avere il suo angelo. Sempre più consapevole di questo provo a domandarmi cosa potrebbe desiderare uno scoglio.
“Il mio desiderio è continuare ad essere seggiola per gli innamorati che vengono ad osservare il tramonto, essere barriera per ogni tempesta che solcherà questo paese…”.
Sento queste parole e capisco che la stanchezza è proprio tanta, non ho le traveggole, ho un buon udito…”Hai capito bene, sono proprio io che ti parlo,ho risposto alle domande che ti sei appena posta”. “Impossibile” gli dico, “uno scoglio non può parlare, non vede e non sente”. Nel frattempo comincio ad agitarmi, guardandomi intorno per vedere che non ci sia nessuno….che figura farei se mi sentissero parlare da sola!
“Non sei sola, ci sono io, il mare, sei circondata da una folla immensa, non te ne accorgi, tendi bene l’orecchio, sto dicendo il vero. Tu stessa hai pensato che ogni cosa dovrebbe avere il suo angelo, siamo vivi anche noi e te ne sto dando la prova”.
Oltre ad essere intimidita per quanto mi sta accadendo, sono incuriosita e non del tutto convinta insisto in cuor mio a pensare che è frutto della stanchezza e della mia fantasia. Provo una grande emozione, mi sento bene, questo lo ammetto e desidero che continui a parlarmi. La sua voce è grossa e nello stesso tempo dolce, pacata, così gli domando: “Parlami di te, raccontami della vita che hai trascorso fino ad ora”. Allungai le gambe per poggiarmi sullo scoglio accanto, cosicché potessi sdraiarmi vicino a lui, levandomi le scarpe e prestando tutta la mia attenzione a quanto stava per dire. Il lieve venticello cessò di soffiare sulla palma di fronte a noi, perfino il mare, smise di ondeggiare, sembrava un lago da com’era piatto; tutto intorno si ammutolì, quasi ogni cosa volesse ascoltare quanto stava per dire lo scoglio, capii che il tutto era una forma di rispetto per un essere forse più speciale di quanto potessi immaginare.
“La mia vita…” disse…”Cominciamo dal principio: devi sapere che quando Dio creò l’universo scelse uno dei più piccoli pianeti per renderlo vivo ed avere compagnia , la terra. Prima che nascesse il mare ero totalmente unito alla terra, un gran silenzio circondava questo pianeta, finchè un giorno, Egli con il suo Amore e il grande desiderio di essere a Sua volta amato, fece nascere gli oceani, i venti, le piante e tutte le forme viventi che vi abitano. Creò infine l’uomo, un essere simile alla sua immagine donandogli la terra come il più grande atto d’amore. Adamo ed Eva furono i primi abitanti, erano rispettosi e amavano parlare anche con tutte le altre forme di vita, compresi noi scogli. Ebbero dei figli, e la terra a poco a poco, cominciò a popolarsi. Man mano che la popolazione cresceva, gli uomini cominciarono a non sentirci, eppure gli alberi, i mari, gli animali e tutti gli altri, avevano sempre lo stesso linguaggio, ma non ci ascoltavano, non c’era più dialogo, solo con le persone dotate di tanto amore per ogni forma che vive al vostro fianco ci rispetta, riesce a sentirci.
Quante volte la pioggia ha piovuto sostanze acide, o granelli giganti di grandine, danneggiando le coltivazioni, causando feriti se non addirittura morti? Era il suo grido d’aiuto a non continuare ad inquinare l’atmosfera e gli oceani, con sostanze che danneggiano la terra. Quanti mammiferi scomparsi a causa sempre per mano vostra…
Un giorno cercai di aiutare un gruppo di delfini, si stavano arenando sulla spiaggia, erano sfiniti e intossicati da una petroliera che aveva perso il suo carico in mare; non puoi immaginare che disastro, gli urli e i pianti che provenivano dal fondo marino. Cosa dire del sole? La nostra più grande fonte di energia e calore, ammalato…..Prova ad esporre la tua pelle bianca senza protezione, un tempo tutto questo non accadeva, ma l’uomo continua a non ascoltarci, questo è solo l’inizio di una catastrofe che si abbatterà sulla terra, fino ad arrivare alla completa distruzione, è questo quello che volete? Cosa dire poi, dei continui disboscamenti? Ogni giorno muoiono centinaia di forme viventi, tutte preziose per il nostro processo naturale….; ma voi uomini continuate a non sentirci, preferite il cemento ai prati, piccole aiuole al posto dei grandi alberi.
Sono uno semplice scoglio, un tempo quando il mare veniva ad accarezzarmi, profumava di salmastro puro, ora puzza….”.
Intristita e delusa dal fatto di essere un umano, mi sento di dargli ragione….Scorgo tra la roccia una pertuberanza a forma di goccia, una lacrima dello scoglio….mi avvicino e abbracciandolo gli domando: “Dimmi cosa posso fare,…non piangere…, sono triste anche io, amo tanto la natura e sento male nel profondo ogni volta che la vedo sopraffare da un modernismo assurdo, questa non è evoluzione, non è progresso, non lo si può nemmeno definire “benessere”, ognuno pensa a gonfiare il proprio portafoglio, non ci rendiamo conto che la nostra vita è legata a voi, se siete in salute ne gioviamo anche noi, siete ammalati perché noi siamo degli egoisti, dobbiamo continuare a costruire, a uccidere…..sempre per degli interessi che alla fine non portano a nulla, se non a causare danni, sia per la popolazione che per l’ambiente”.
Il tempo è come se si fosse fermato, sulla passeggiata a mare non vedo ancora nessuno, eppure doveva essere tardi, il sole è sempre fisso nello stesso punto da quando sono arrivata, guardo l’orologio…nuovamente lo controllo…”Possibile? Sono passati solo cinque minuti…” E lo scoglio: “Vedi, a volte basta soffermarsi un attimo a riflettere sulle cose che più ci stanno a cuore, siete sempre presi dalla frenesia del fare tutto e di corsa, non trovate un minuto per voi stessi, quando lo fate alla fine vi rendete conto che il tempo usato è stato speso bene…Ti stupisci che sia trascorso così poco tempo dal dialogo che abbiamo avuto, pensa se decidessi di rimanere ancora, quante altre cose avresti su cui riflettere….Trova sempre il tempo per te e per gli altri, una giornata è fatta di ventiquattrore, hai tutto il tempo per svolgere il tuo dovere ma devi pensare anche al tuo piacere, devi gratificarti perché la vita non è fatta di solo lavoro, preoccupazioni, è nata per farti stare bene, e tu devi vivere in proiezione della gioia, dell’amore, della serenità. Prendi come esempio una candela, accendila e noterai che si consuma molto lentamente. Una candela ha tante funzioni splendide, la sua cera può creare disegni fantastici, la sua luce scaldarti l’anima, ispirare scrittori, nell’intimità crea un’atmosfera dolce e sensuale, una piccola luce con grandi funzionalità. La sua vita è breve però risplende per tutto il tempo che le rimane. Sii come la candela, luce per te stessa e faro per chi ti circonda”.
In questi minuti mi sento appagata e soddisfatta, ho ancora una domanda da porre allo scoglio: “Parlami del tuo angelo….” Ed egli….”L’Angelo è colui che ti ha parlato tramite le mie sembianze, ogni cosa che vedi attorno a te sono gli esseri di luce che cerchi, l’angelo è dentro di te, è negli animali, nelle persone che incontri per caso, nella pioggia, nella tempesta quando vuole scuoterti, nelle piante, nel sorriso che ricevi, nella stretta di una mano amica…..Esso è sempre con te, con me e con tutti. Ognuno ha il proprio angelo, milioni di persone fanno milioni di angeli, cento alberi fanno cento angeli, e così via. Il mio angelo è operativo sempre, ogni cosa che desidero fa in modo che lo ottenga e per ottenere quanto gli domandi sii fedele a Dio, perché è attraverso di Lui che gli angeli ci aiutano. Credere negli angeli vuol dire credere in una forza ancora più superiore e quella forza è Dio. Gli angeli hanno la possibilità di rafforzare la tua fede, se tu domandi loro di aiutarti in ogni piccola o grande difficoltà, essi non ti negheranno questo piacere, né sono felici perché la loro esistenza è stata fatta proprio per stabilire un' unione che va al di là di questo mondo. Sono la tua guida, la tua luce nei momenti bui, il tuo calore quando senti freddo nel cuore, il tuo sostegno quando stai per cadere, il tutto tramite Dio, che è coLui che ti ama più di ogni altra cosa al mondo.”
Accarezzo lo scoglio dicendogli che tornerò il prossimo sabato, ho ancora tanta voglia di ascoltarlo, le sue parole sono state pillole d’amore, e il mio animo non può che essere sereno.
Cammino lungo la spiaggia, sento la voce del mare, il sole che lentamente scende dietro la collina, il vento è tornato a farsi sentire, le persone cominciano ad affollare la riva, sorridono e penso che ad ogni sorriso ricevuto, ad ogni stretta di mano, ad ogni saluto ci sia dietro un angelo.

Prediletta

febbraio 2005
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