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danymarka
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175 Messaggi

Inserito il - 30/01/2005 : 00:44:14  Mostra Profilo
LA RELIGIONE DELLE ORIGINI

di Enrico Galimberti

PREMESSA: Mi sento di dare la giusta chiave di lettura a questo mio articolo, onde evitare fraintendimenti. Dopo l'11 settembre 2001 � necessario. Nell'articolo parlo di fede e religioni. Ovviamente mi riferisco alla PURA FEDE, e quindi NON alla MORALE o all'ETICA che portano ad azione spesso davvero in contrasto paradossale con la fede stessa. La pura fede �, per me, il rapportarsi dell'uomo a un Principio superiore.

Joseph Campbell, uno dei massimi esperti mondiali di mitologia purtroppo scomparso, ritiene che sia la mente umana la "zona mitogenetica ultima, la creatrice e la distruttrice, la schiava e la padrona, di tutti gli d�i", ed io concordo. Ma questo non sta a significare che Dio non esiste, anzi, il contrario. Per fede io credo in Dio, un dio che persino Papa Giovanni Paolo II ha liberato dalle ridicole sembianze umane che gli erano state assegnate dall'arte e dalla letteratura, quelle sembianze di un Vegliardo dalla lunga barba bianca pi� creato a immagine e somiglianza dell'uomo che viceversa.

Il Papa, che conosce davvero il Vangelo e la sua vera storia, taciuta ai pi�, e ne ha compreso tutti i significati pi� o meno profondi e allegorici, nel suo operare, sta facendo in modo di riportare la religione Cristiana alle origini, riprendendo alla lettera gli insegnamenti di Cristo e tralasciando le regole di puro pragmatismo che la Chiesa ha superbamente istituito nei duemila anni della sua travagliata storia. Ma Giovanni Paolo II sta facendo molto di pi� che riunire semplicemente le varie confessioni evangeliche. La sua missione sembra essere quella di riunire tutto il genere umano, a prescindere dalle religioni pi� o meno affini, in nome di un Dio davvero universale che possiamo trovare anche dentro di noi, negli anfratti della psiche e dell'anima.

Ma perch�?

Nell'anno duemila, quando fu svelata l'ultima profezia di Fatima, egli disse:

"Dobbiamo essere pronti a fronteggiare grandi prove vicine�"

E' mio parere che nelle parole del Papa non vi sia un annuncio di catastrofi apocalittiche. Il Vaticano stesso ha precisato che si tratta di prove nella fede. Ma comunque "grandi" prove di fede.

La Religione delle Origini � quel nucleo di elementi spirituali e metafisici che accompagnano l'uomo fin dalle sue lontane origini, che lo proiettano, se lasciato libero anche solo per un istante dai condizionamenti esterni, in una dimensione profonda dell'essere, in cui si affaccia prepotente il fluire incessante dell'infinito; elementi che fanno crescere in lui il desiderio di ritrovare l'unit� perduta. E' come se si rendesse conto di essere parte di un tutto, ma di esserne stato strappato via e di non sapere come tornare a "casa". Ma quando l'uomo ha iniziato a sentirsi orbato del suo pi� autentico significato? Quando, "per decisione divina", fu allontanato, diseredato, cacciato dall'Eden.

La Religione delle Origini, quindi, non � una vera e propria religione, ma � la causa prima di ogni religione, l'essenza stessa di ogni spiritualit�, che nasce nel momento in cui l'uomo viene creato e diventa pertanto "altro" dal Creatore.

Tutti i grandi profeti della storia conosciuta, da Ges� al Buddha, dai cosiddetti "Santoni" agli Sciamani, sapevano che l'anima e il corpo sono una cosa sola, e l'uomo e Dio infinito sono un tutt'uno, poich� "membra dello stesso corpo" o �gocce dello stesso mare�.

Cos�, mi sembra che il Papa voglia superare quelle divisioni religiose che sono oggi come nei secoli addietro uno dei principali motivi di disordini, guerre e sopraffazioni. Non si tratta assolutamente di rivoluzione. In effetti, come faceva notare gi� Campbell, ogni religione poggia su di "una comune base di motivi mitologici, variamente selezionati, organizzati, interpretati e ritualizzati, secondo le necessit� locali, ma venerati da ogni popolo della terra". Avrete compreso che questa base comune altro non � che la mia Religione delle Origini. Ed allora capite quanto sia errato essere convinti che una religione sia migliore delle altre, preferita a Dio pi� di ogni altra, unica via alla salvezza. Ogni religione � una via diversa ma altrettanto valevole per coltivare la medesima spiritualit�.

San Paolo, nella lettera ai Romani lancia un monito a riguardo e dice: "Tu per� non pensare di essere superiore ai rami tagliati. Non ti puoi vantare in alcun modo perch� non sei tu che porti la radice, ma la radice porta te." (ROMANI 11, 18). Nessuno me ne voglia se nella radice vedo il Dio della religione primordiale e non un dio qualsiasi proprio di una particolare religione.

Nessuno creda che io sia in alcun modo eretico. Lo stesso San Paolo, nelle lettere ai Romani dice: "Non vi � perci� differenza fra chi � Ebreo e ci non lo �, perch� il Signore � lo stesso per tutti, immensamente generoso verso tutti quelli che lo invocano. Afferma infatti la Bibbia: chiunque invocher� il nome del Signore sar� salvato." (ROMANI 10, 12-13)

Dio � lo stesso per tutti, sia che lo si chiami Jhav�, Geova, Allah, Atum,Ra�

Tutti i popoli della Terra pregano da sempre lo stesso, unico e solo Dio, sebbene la storia, asservita alle strategie egemonizzanti dei potenti che si servivano delle religioni per giustificare la propria autorit� e addomesticare i popoli, abbia disperso la religione delle origini in sentieri che sono spesso in contrasto fra di loro, ma che � possibile percorrere a ritroso.

Credo che sia da superare, volendo andare alla base della colonna spirituale, anche la tradizionale distinzione tra monoteismo e politeismo. Mi � da esempio la religione dell'Antico Egitto. Che sia politeismo non vi sono dubbi, ma alla base di tutti gli d�i vi � un Essere Supremo, lo Spirito Creatore, che ha deciso e creato ogni dio del pantheon egiziano. Alla base delle religioni orientali, sia mono che politeiste, vi � uno Spirito Universale. Nel pantheon greco gli d�i dell'Olimpo, molto umani e a volte simpatici con il loro umore cos� capriccioso, poco avevano a che competere con il Fato, il Destino, che nessuno, neppure Zeus poteva comandare.

Insomma, anche il politeismo, in fin dei conti venera un unico vero Dio universale. E' curioso ricordare come un indiano un giorno insistette sul fatto che secondo lui anch'io, cristiano, ero in realt� politeista, secondo il nostro modo di giudicare, poich� cos� come i suoi d�i hanno un compito preciso nel progetto divino, cos� � per i nostri angeli, arcangeli�

ANGELO BIANCO ERMENEGILDO
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Citt�: Uboldo


635 Messaggi

Inserito il - 30/01/2005 : 16:13:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ANGELO BIANCO ERMENEGILDO
CONDIVIDO PIENAMENTE IN TUTTO IL TUO TESTO QUANTO TU AI VOLUTO CONDIVIDRE IN QUESTO GIARDINO DELL'EDEN OVE TUTTO E' DISPOSIZIONE DI TUTTI, LE TUE PAROLE SONO DAL CUORE CHE SORGONO TI DICO UN GRAZIE DAL GRANDE CUORE DEL VERBO DIO
ANGELO BIANCO ERMENEGILDO
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