Piccolo Principe
ASLAN
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Inserito il - 30/10/2004 : 00:10:48
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Appena giunto in Paradiso Pictor si trov� dinnanzi ad un albero che era insieme uomo e donna.
Pictor salut� l�albero con riverenza e chiese:
� Sei tu l�albero della vita?��...
E di nuovo vide un albero, che era insieme sole e luna. Pictor chiese:
� Sei tu l�albero della vita?�.
Il sole annu� e rise, la luna annu� e sorrise.
Fiori meravigliosi lo guardavano, con una moltitudine di colori e di luminosi sorrisi,� Tra tutti questi fiori stava Pictor, pieno di struggimento e di gioia inquieta.
Il suo cuore, quasi fosse una campana, batteva forte, batteva tanto; il suo desiderio ardeva verso l�ignoto, verso il magicamente prefigurato.
Pictor scorse un uccello sull�erba posato e di luminosi colori ammantato e gli chiese:
�Dov�� dunque la felicit�?�.
�La felicit�?� la felicit�, amico, � ovunque, sui monti e nelle valli, nei fiori e nei cristalli ��
con queste parole l�uccello spensierato scosse le sue piume, allung� il collo, agit� la coda, socchiuse gli occhi , rimase fermo immobile seduto nell�erba ed ecco:
l�uccello era diventato un fiore variopinto�
Pictor temette di vedere svanire la sua fortuna , rapido disse la parola e si trasform� in un albero.
Penetr� con le radici nella terra, si allung� verso l�alto, foglie e rami germogliarono dalle sue membra� era molto contento...
Passarono molti anni prima che si accorgesse che la sua felicit� non era perfetta�
lentamente impar� a guardare con occhi d�albero�. e divenne triste.
Vide infatti che attorno a lui tutti si trasformavano spesso� lui invece rimaneva sempre lo stesso�
Un bel giorno, una fanciulla dai capelli biondi e dalla veste azzurra si perse in quella parte del Paradiso...
correva tra gli alberi e prima di allora non aveva mai pensato al dono della trasformazione.
Quando l�albero Pictor scorse la fanciulla, lo prese un grande struggimento, un desiderio di felicit� come non gli era ancora mai accaduto.
E allo stesso tempo si trov� preso in una profonda meditazione, perch� era come se il suo stesso sangue gli gridasse:
�RITORNA IN TE! RICORDATI IN QUESTA ORA DI TUTTA LA TUA VITA, TROVANE IL SENSO, ALTRIMENTI SARA� TROPPO TARDI E NON TI SARA� PIU� DATA ALCUNA FELICITA��.
La fanciulla ud� un fruscio tra le foglie dell�albero Pictor, alz� lo sguardo e sent�, con un improvviso dolore al cuore, nuovi pensieri, nuovi desideri, nuovi sogni muoversi dentro di lei.
Attratta dalla forza sconosciuta si sedette sotto l�albero. Esso le appariva solitario e triste, e in questo bello, commovente e nobile nella sua muta tristezza;
era incantata dalla canzone che sussurrava lieve la sua chioma. Si appoggi� al suo tronco ruvido, sent� l�albero rabbrividire profondamente, sent� lo stesso brivido nel proprio cuore.
IL SUO CUORE ERA STRANAMENTE DOLENTE, NEL CIELO DELLA SUA ANIMA SCORREVANO NUVOLE, DAI SUOI OCCHI CADEVANO LENTAMENTE PESANTI LACRIME.
COSA STAVA SUCCEDENDO?
PERCH� DOVEVA SOFFRIRE COS�?
PERCH� IL SUO CUORE VOLEVA SPACCARE IL PETTO E ANDARE A FONDERSI CON LUI, CON IL BEL SOLITARIO?
L�ALBERO TREM� SILENZIOSO FIN NELLE RADICI, TANTO INTENSAMENTE RACCOGLIEVA IN S� OGNI FORZA VITALE, PROTESO VERSO LA FANCIULLA IN UN ARDENTE DESIDERIO DI UNIONE�
Venne volando un uccello rosso e verde, la fanciulla vide cadere dal becco qualcosa che brill� rosso come sangue�era un rubino...
la fanciulla si chin� e sollev� quel rossore�.
immediatamente si avver� il sogno che le aveva riempito il cuore. La bella fu presa, svan� e divenne tutt�uno con l�albero, si affacci� dal suo tronco come un robusto giovane ramo che rapido si innalz� verso di lui.
Ora tutto era a posto, il mondo era in ordine, solo ora era stato trovato il Paradiso. Pictor non era pi� un vecchio albero intristito, ora cantava forte Pictoria.
Vittoria.
Era trasformato.
E poich� questa volta aveva raggiunto la vera, l�eterna trasformazione, poich� da una met� era diventato un tutto, da quell�istante pot� continuare a trasformarsi, tanto quanto voleva�
in ogni forma per� era intero, era una �coppia�, aveva in s� luna e sole, uomo e donna, scorreva come fiume gemello per le terre, stava come stella doppia in cielo.
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