V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
deoris |
Inserito il - 03/05/2012 : 12:33:46 Scritto di un NON Cristiano che racconta di Ges�.
GIUSEPPE FLAVIO (Gerusalemme, 37 � Roma, 100): scrittore, storico, politico e militare romano di origine ebraica.
�Al quel tempo si present� un uomo, se almeno � giusto chiamarlo un uomo. La sua natura al pari del suo aspetto era quella di un uomo, ma il suo comportamento era superiore a quello di un uomo. Le sue opere, per cos� dire, erano buone... ed egli oper� cose straordinarie, meravigliose e potenti. Perci� non � possibile dirlo un uomo. Ma di nuovo, a vedere la sua esistenza da lui trascorsa con tutti gli altri, io lo chiamerei un angelo. Tutto ci� che comp� lo fece come per un potereinvisibile, e lo fece con la parola e il comando.
Alcuni dissero di lui che il nostro primo legislatore [Mos�] era risorto dai morti. Altri supposero che fosse stato inviato da Dio. Egli SI OPPOSE ASSAI ALLA LEGGE e non osserv� il sabato secondo gli usi tradizionali. Ma d�altro conto non fece nulla di reprensibile n� commise alcun delitto, anzi con la sua sola parola comp� ogni cosa. E molti del popolo lo seguirono e accolsero la sua dottrina. Altre persone erano incerte, supponendo che per mezzo suo le trib� d�Israele sarebbero state liberate dai romani. Era suo costume stare spesso sul monte degli Ulivi, dove curava la gente. E si radunarono presso di lui dei seguaci in numero di centocinquanta, ma assieme a una moltitudine di gente. E quando costoro videro che egli aveva il potere di compiere ogni cosa con la sua parola, gli imponevano di entrare in citt� [Gerusalemme] e di fare a pezzi i romani e Pilato, per regnare su di loro.
Ma quel tale [Yesh�a] si scherm�. Quando poi ci� giunse a conoscenza dei capi giudaici, essi si radunarono presso il sommo sacerdote e dissero: �Noi siamo deboli ed incapaci di opporci ai romani. Ma mentre l�arco � teso, andremo da Pilato e gli diremo quello che abbiamo udito, e non ne avremo alcun danno, mentre - se egli lo venisse a sapere da altri � noi saremmo privati delle nostre sostanze, messi a morte per spada e i nostri figli rovinati�. Ed essi andarono a dirlo da Pilato. Questi allora mand� i soldati e si fece portare quel taumaturgo.
Ma, quando ebbe svolto un�inchiesta a suo riguardo, si accorse che egli era un benefattore, non un malfattore, n� un ribelle, e che non amava il potere. Allora lo lasci� andare. I dottori della Legge, divorati dall�invidia, [�] misero quindi le mani su di lui e lo crocifissero a dispetto delle leggi antiche� (II,9,3; edizione Istrin I, pagg. 149 e sgg.)
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1 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le pi� recenti) |
robin |
Inserito il - 03/05/2012 : 20:37:56 Dove si presenta l'Amore di Dio, non si pu� fare a meno di inginocchiarsi per rendere Grazie.
Il Suo abbraccio � immenso donando serenit�.
Namaste. |
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