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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Piccolo Principe Inserito il - 29/06/2009 : 23:33:56
Cosa � il Tempo?
10   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le pi� recenti)
marial Inserito il - 08/07/2009 : 08:56:00
Citazione:
Messaggio inserito da Piccolo Principe

Quando uso il termine Anima, non lo faccio per
annullare tutto il resto.
L'argomento aperto � molto concreto.

E parla dei viaggi nel tempo, non di poesia.

io no ho pensato a nessuna poesia non ho annullato nulla di quello che hai scritto ma o inserito cio' che per me � piu' importante , l'anima. Io non sono mai riuscita a fare viaggi nel tempo, ma sento che ogni volta che mi annullo da tutto il resto e cerco di mettermi in contatto con la prgehiera con il cielo, sento una grande vibrazione, non penso sia suggestione, la sento veramente. � una forza incredibile che mi dalle delle sensazioni forti, mi sta succedendo da un p� di tempo, in quei momenti io mi sento tutto uno e dalla testa fino ai piedi sento forte un alito fresco e vibrante come se mi stesse sfiorando il vento piano ma lo sento forte fino a visualizzarne il colore di piccoli frammenti dorati. Piccolo principe questa realt� la sto vivendo attraverso la mia interiorit�,sento che in quel momento la forza celeste vibra dentro e fuori di me, la sento intorno al mio corpo e dentro l'anima. quando prego e sento che il mondo � fuori da quel momento, ieri ho pregato dalle 22 e 30 fino alle 23, come avevo consigliato di fare insieme a tutti, nella preghiera il mio pensero a DIo era rivolto anche a te e atutti voi, spero che qualcuno si sia messo in contatto con Dio insieme a me, ieri sera. era come in ipnosi,in estasi, non so esprimere bene le parole ma spero che mi capirai. non sono brava a spiegarmiquando scrivo ma so che la tua inteliggenza sia superiore alla norma e che capisci cio' che dico., in quel momento sono stata in contatto con il mondo di Dio, � stata un'esperienza bellissima e non so come spiegarti l'emoxione che ho provato. il tempo � trascorso velocemente, mezz'ora � sembrata un minuto e quando ho finito non ho dovuto guardare l'orario qualcuno dentro di me ha detto che erano le 23 infatti quando ho finito erano esattamente le 23. Poi ho continuato la mia lettura in una pace e serenit� dolcissima. So che in cielo dove vivono gli angeli il tempo non � come qua' giu', ora qui siamo all'otto di luglio ma li � come fosse avanti di tre giorni, in cielo , ora � il 11/07.. ore 9.00
Piccolo Principe Inserito il - 07/07/2009 : 20:12:31
Quando uso il termine Anima, non lo faccio per
annullare tutto il resto.
L'argomento aperto � molto concreto.

E parla dei viaggi nel tempo, non di poesia.
marial Inserito il - 07/07/2009 : 15:26:34
<<<<<Chi si muove davvero nel tempo � l'anima>>>>. queste ultime parole oltre le altreche hai citato, queste sono sicuramente le piu' importanti, per me sono indiscutibili. Ogni giorno che passa riconosco la mia anima, non � un corpo fisico, ma molto di piu' � la vera vita che pulsa invisibilmente e ogni tempo che passo con voi ne ho la prova che sto crescendo come donna, � sopratutto spritualmetnte- . grazie a tutti davvero. Un ringraziamento di Amore immenso va al mio Angelo hachimel che mi ha portato qui da voi. ogni volta provo emoxioni che prima non ho mai provato. sento che si avvicina il tempo del suo ritorno e del ritorno di tutti gli Angeli celesti insieme alla devota fratellanza universale.
Piccolo Principe Inserito il - 06/07/2009 : 20:38:29

Citazione:
Vorrei capire in che modo la vibrazione puo' influenzare il tempo e perche' ci preoccupiamo tanto del tempo che scorre velocemente, sto notanto che andiamo piu' veloci tutto � piu' veloce, tutto si muove piu' velocemente. la vibrazione in che modo influenza il tempo, esattamente in che consiste la vibrazione.


La vibrazone � una forza che oscilla con una certa frequenza nel tempo. L'onda � una vibrazione.
Ci sono svariate onde: quella dell'acqua, quella dell'Energia Elettrica, quella del magnetismo, onde radio, terremoti, quella dell'Anima.

La frequenza di un'Anima � tanto pi� alta quanto � aperto il Cuore.
Un'alta frequenza dell'anima, significa un pi� alto numero di momenti di Coscienza al secondo. Coscienza significa sapere di essistere nell'Universo.

Una vibrazione si misura in Hertz.
1 Hertz = una vibrazione al secondo = un'onda al secondo.
Pi� onde ci sono al secondo e pi� � alta la frequenza, ovvero la vibrazione.

La frequenza influsice nel tempo comprimendolo: cio� pi� la vibrazione cresce, pi� il tempo scorre veloce per chi vibra ad alte frequenze e meno veloce per chi lo vive a pi� basse. E' il caso dei sogn, nei quali le frequenze altissime di coscienza comprimono il tempo cos� tanto da far vivere l'anima anche giorni, condensati in pochi secondi di tempo terrestre.

Una frequenza bassa invece non ha grossa influenza sul tempo.
Per far scorrere pi� lentamente il tempo al momento gli scienziati
sanno che lo si pu� ottenere con le forza gravitazionali.
Pi� � alta la forza di gravit� di un pianeta pi� il suo tempo scorre lentamente.
I buchi neri hanno forze gravitazionali cos� elevate da risucchiare il tempo: i buchi neri quindi sono un viaggio nel passato.

Non � sufficiente comunque viaggaire nel passato per viverlo come si vorrebbe. Infatti il tempo � solo una delle coordinate universali.
C'� anche lo spazio: quindi si pu� andare nel passato o nel futuro, ma
essere in uno spazio nuovo.

Si pu� essere nel tempo e nello spazio desiderato, ma essere nella vibrazione sbagliata. anche la vibrazione � una coordinata universale.

Diciamo che la vibrazione fa increspare le coordinate del tempo fino a farlo comprimere.

La materia non si uove nei viaggi nel tempo.
La materia pu� muoversi solo nello spazio.
La materia � presente sempre nel passato nel presente e nel futuro.

Chi si muove davvero nel tempo � l'Anima



valbi Inserito il - 06/07/2009 : 08:08:55
Io non sono un esperta di questo argomento ma penso che elevare le nostre vibrazioni,eleviamo anche le vibrazioni della madre terra.Forse questa cosa ha delle conseguenze sul tempo non so come ma penso che � cosi .Le nostre parole,i nostri pensieri,tutto quello che facciamo crea delle vibrazioni che cambiano la realt�,positivamente o negativamente dipende tutto dalle nostre azioni perch� viviamo nella realt�,vediamo solo una piccola percentuale di questa realt� ma questa realt� esiste.
Forse la penso in maniera errata.Comunque sono prontA ad imparare.
Un abbraccio luminosissimo
marial Inserito il - 05/07/2009 : 20:32:27
Citazione:
Messaggio inserito da elektra

citazione

[quote]

il tempo � la quarta dimensione nella quale il creato a noi consciuto,
si muove.

Il tempo � il piano su cui lo spazio tridimensionale si muove.


Il tempo pu� essere influenzato dalla vibrazione.











Incredibile due anni fa con i pirmi mesaggi di channeling

mi arrivo' questa ris�osta alla stessa domanda..:"il tempo � una vibrazione "


ora ho capito la risposta grazie Piccolo Ptincipe un abbraccio di luce

Vorrei capire in che modo la vibrazione puo' influenzare il tempo e perche' ci preoccupiamo tanto del tempo che scorre velocemente, sto notanto che andiamo piu' veloci tutto � piu' veloce, tutto si muove piu' velocemente. la vibrazione in che modo influenza il tempo, esattamente in che consiste la vibrazione.
aivy Inserito il - 02/07/2009 : 10:12:10
Bellissima risposta Piccolo Principe!
Piccolo Principe Inserito il - 01/07/2009 : 22:15:31
Ciao Aivy, quanto scrivi � molto interessante, con molti punti veri,
che sono la diretta consegenza della Fisica Quantistica.
Quello che hai scritto essendo un testo prevalentemente scientifico, fa un'omissione importante, che � il pi� grande dramma di cui si strugge la scienza: ovvero alla scienza mancano alcuni tasselli.

DIO, l'AMORE, l'ANIMA, il male.

E nel negare questi tasselli la scienza, risulta ancora fallimentare
nel tentativo di dare spiegazioni alla Vera natura dell'Universo.
Tutti i punti descritti ni testi da te pubblicati sono veri, ma
privi dei tasselli che li animano.

Inoltre non � Vero che la realt� non esiste.
Lo dimostrano gli stessi testi da te pubblicati.
E' servta la realt� per condensare la Verit� Universale in concetti comprensibili al nostro cervello.

La realt� esiste come strato di un'infinit� di dimensioni.
Immagina la manopola di una vecchia radio, per sintonizzare le frequenze. Il cursore di plastica si sposta a destra e a sinistra:

quello � l'ego che ti identifica in una certa frequenza.
la frequenza � la vibrazione in cui tu ti trovi.
l'audio � la "traduzione" di quella frequenza in realt�.
Quindi la realt� � diretta manifestazione della vibrazione.

Tornando al TEMPO:

uno degli errori fattoi dagli scienziati consiste proprio nell'esclusione dell'Anima dalle loro giuste ma incomplete teorie.
Infatti nei viaggi nel tempo, che sono scientificamente possibili e matematicamente dimostrati, gli scienziati prevedono che il proprio corpo si sposti lungo il passato (ad esempio). Quindi da questo ipotizzano il paradosso: se si viaggia nel passato o nel futuro, ci ritroveremo con il doppione del nostro corpo.

Sorrido :)

Il corpo esiste nella realt�, e quindi sa di esistere, poich� �
abitato dall'ANIMA.
Quindi nei viaggi del tempo nel futuro o nel passato, non viaggia la materia, ma l'ANIMA.

La materia, come descrivi tu Aivy, � onnipresente ovunque, nel futuro nel passato e nel presente (fisica quantistica).

Continueremo il discorsso...
















Citazione:
Messaggio inserito da aivy

In merito a questo argomento (ah, naturalmente si applica anche alle altre domande che hai postato contemporaneamente, sullo spazio e la vibrazione), vorrei riportare la teoria del paradigma olografico, e` un po` lunga ma molto interessante:


Nel 1982 un'�quipe di ricerca dell'Universit� di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, ha condotto quello che potrebbe rivelarsi il pi� importante esperimento del XX secolo.
Aspect ed il suo team hanno, infatti, scoperto che alcune particelle subatomiche, come gli elettroni, in determinate condizioni sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. � come se ogni singola particella sapesse esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
Questo fenomeno pu� essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein che esclude la possibilit� di comunicazioni pi� veloci della luce � da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.
Poich� la maggior parte dei fisici nega la possibilit� di fenomeni che oltrepassino la velocit� della luce, l'ipotesi pi� accreditata � che l'esperimento di Aspect sia la prova che il legame tra le particelle subatomiche sia effettivamente di tipo non-locale.

Che cos'� l'ologramma
David Bohm, noto fisico dell'Universit� di Londra, recentemente scomparso, sosteneva che le scoperte di Aspect implicavano che la realt� oggettiva non esiste. Nonostante la sua apparente solidit�, l'universo � in realt� un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato. Ologrammi, la parte e il tutto in una sola immagine.
Per capire come mai il Prof. Bohm abbia fatto questa sbalorditiva affermazione, dobbiamo prima comprendere la natura degli ologrammi. Un ologramma � una fotografia tridimensionale prodotta con l'aiuto di un laser: per creare un ologramma l'oggetto da fotografare � prima immerso nella luce di un raggio laser, poi un secondo raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo e lo schema risultante dalla zona di interferenza dove i due raggi si incontrano viene impresso sulla pellicola fotografica.
Quando la pellicola viene sviluppata risulta visibile solo un intrico di linee chiare e scure ma, illuminata da un altro raggio laser, ecco apparire il soggetto originale. La tridimensionalit� di tali immagini non � l'unica caratteristica interessante degli ologrammi, difatti se l'ologramma di una rosa viene tagliato a met� e poi illuminato da un laser, si scoprir� che ciascuna met� contiene ancora l'intera immagine della rosa. Anche continuando a dividere le due met�, vedremo che ogni minuscolo frammento di pellicola conterr� sempre una versione pi� piccola, ma intatta, della stessa immagine. Diversamente dalle normali fotografie, ogni parte di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall'ologramma integro.
Questa caratteristica degli ologrammi ci fornisce una maniera totalmente nuova di comprendere i concetti di organizzazione e di ordine.

La separazione � un'illusione.
Per quasi tutto il suo corso, la scienza occidentale ha agito sotto il preconcetto che il modo migliore di capire un fenomeno fisico, che si trattasse di una rana o di un atomo, fosse quello di sezionarlo e di studiarne le varie parti. Gli ologrammi ci insegnano che alcuni fenomeni possono esulare da questo tipo di approccio. Questa intuizione sugger� a Bohm una strada diversa per comprendere la scoperta del professor Aspect.
Diversi livelli di consapevolezza, diverse realt�. Bohm si convinse che il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione � un'illusione. Egli sosteneva che, ad un qualche livello di realt� pi� profondo, tali particelle non sono entit� individuali ma estensioni di uno stesso �organismo� fondamentale. Per spiegare la sua teoria Bohm utilizzava questo esempio: immaginate un acquario contenente un pesce.
Immaginate anche che l'acquario non sia visibile direttamente ma che noi lo si veda solo attraverso due telecamere, una posizionata frontalmente e l'altra lateralmente rispetto all'acquario. Mentre guardiamo i due monitor televisivi possiamo pensare che i pesci visibili sui monitor siano due entit� separate, la differente posizione delle telecamere ci dar�, infatti, due immagini lievemente diverse. Ma, continuando ad osservare i due pesci, alla fine ci accorgeremo che vi � un certo legame tra di loro: quando uno si gira, anche l'altro si girer�; quando uno guarda di fronte a se, l'altro guarder� lateralmente. Se restiamo completamente all'oscuro dello scopo reale dell'esperimento, potremmo arrivare a credere che i due pesci stiano comunicando tra di loro, istantaneamente e misteriosamente.
Secondo Bohm il comportamento delle particelle subatomiche indica chiaramente che vi � un livello di realt� del quale non siamo minimamente consapevoli, una dimensione che oltrepassa la nostra. Se le particelle subatomiche ci appaiono separate � perche siamo capaci di vedere solo una porzione della loro realt�, esse non sono �parti� separate bens� sfaccettature di un'unit� pi� profonda e basilare che risulta infine altrettanto olografica ed indivisibile quanto la nostra rosa. E poich� ogni cosa nella realt� fisica � costituita da queste �immagini�, ne consegue che l'universo stesso � una proiezione, un ologramma. Il magazzino cosmico di tutto ci� che �, sar� o sia mai stato.

Tutto compenetra tutto
Oltre alla sua natura illusoria, questo universo avrebbe altre caratteristiche stupefacenti: se la separazione tra le particelle subatomiche � solo apparente, ci� significa che, ad un livello pi� profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate. Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo. Tutto compenetra tutto. Sebbene la natura umana cerchi di categorizzare, classificare e suddividere i vari fenomeni dell'universo, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non � altro che un'immensa rete ininterrotta.
In un universo olografico persino il tempo e lo spazio non sarebbero pi� dei principi fondamentali. Poich� concetti come la localit� vengono infranti in un universo dove nulla � veramente separato dal resto, anche il tempo e lo spazio tridimensionale (come le immagini del pesce sui monitor TV) dovrebbero venire interpretati come semplici proiezioni di un sistema pi� complesso. Al suo livello pi� profondo la realt� non � altro che una sorta di superologramma dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente; questo implica che, avendo gli strumenti appropriati, un giorno potremmo spingerci entro quel livello della realt� e cogliere delle scene del nostro passato da lungo tempo dimenticato.
Cos'altro possa contenere il superologramma resta una domanda senza risposta. In via ipotetica, ammettendo che esso esista, dovrebbe contenere ogni singola particella subatomica che sia, che sia stata e che sar�, nonch� ogni possibile configurazione di materia ed energia: dai fiocchi di neve alle stelle, dalle balene grigie ai raggi gamma. Dovremmo immaginarlo come una sorta di magazzino cosmico di Tutto ci� che Esiste. Bohm si era addirittura spinto a supporre che il livello superolografico della realt� potrebbe non essere altro che un semplice stadio intermedio oltre il quale si celerebbero un'infinit� di ulteriori sviluppi. Poich� il termine ologramma si riferisce di solito ad un'immagine statica che non coincide con la natura dinamica e perennemente attiva del nostro universo, Bohm preferiva descrivere l'universo col termine �olomovimento�. Affermare che ogni singola parte di una pellicola olografica contiene tutte le informazioni in possesso della pellicola integra significa semplicemente dire che l'informazione � distribuita non-localmente. Se � vero che l'universo � organizzato secondo principi olografici, si suppone che anch'esso abbia delle propriet� non-locali e quindi ogni particella esistente contiene in se stessa l'immagine intera.

Il cervello � un ologramma
Partendo da questo presupposto si deduce che tutte le manifestazioni della vita provengono da un'unica fonte di causalit� che include ogni atomo dell'universo. Dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto � allo stesso tempo parte infinitesimale e totalit� di �tutto�. Il cervello � un ologramma capace di conservare 10 miliardi di informazioni...
Lavorando nel campo della ricerca sulle funzioni cerebrali, anche il neurofisiologo Karl Pribram, dell'Universit� di Stanford, si � convinto della natura olografica della realt�. Numerosi studi, condotti sui ratti negli anni '20, avevano dimostrato che i ricordi non risultano confinati in determinate zone del cervello: dagli esperimenti nessuno per� riusciva a spiegare quale meccanismo consentisse al cervello di conservare i ricordi, fin quando Pribram non applic� a questo campo i concetti dell'olografia.
Il Dott. Pribram crede che i ricordi non siano immagazzinatl nei neuroni o in piccoli gruppi di neuroni, ma negli schemi degli impulsi nervosi che si intersecano attraverso tutto il cervello, proprio come gli schemi dei raggi laser che si intersecano su tutta l' area del frammento di pellicola che contiene l'immagine olografica. Quindi il cervello stesso funziona come un ologramma e la teoria di Pribram spiegherebbe anche in che modo questo organo riesca a contenere una tale quantit� di ricordi in uno spazio cos� limitato.
� stato calcolato che il cervello della nostra specie ha la capacit� di immagazzinare circa 10 miliardi di informazioni, durante la durata media di vita (approssimativamente l'equivalente di cittque edizioni dell'Enciclopedia Treccani!) e si � scoperto che anche gli ologrammi possiedono una sorprendente capacit� di memorizzazione, infatti semplicemente cambiando l'angolazione con cui due raggi laser colpiscono una pellicola fotografica, si possono accumulare miliardi di informazioni in un solo centimetro cubico di spazio ma anche di correlare idee e decodificare frequenze di ogni tipo. Anche la nostra stupefacente capacit� di recuperare velocemente una qualsivoglia informazione dall'enorme magazzino del nostro cervello risulta spiegabile pi� facilmente, se si suppone che esso funzioni secondo principi olografici. Non � necessario scartabellare attraverso una specie di gigantesco archivio alfabetico cerebrale perch� ogni frammento di informazione sembra essere sempre istantaneamente correlato a tutti gli altri: un'altra particolarit� tipica degli ologrammi.

La realt� non esiste
Si tratta forse del supremo esempio in natura di un sistema a correlazione incrociata. Un'altra caratteristica del cervello spiegabile in base all'ipotesi di Pribram � la sua abilit� nel tradurre la valanga di frequenze luminose, sonore, ecc. che esso riceve tramite i sensi, nel mondo concreto delle nostre percezioni. Codificare e decodificare frequenze � esattamente quello che un ologramma sa fare meglio. Cos� come un ologramma funge, per cos� dire, da strumento di traduzione capace di convertire un ammasso di frequenze prive di significato in un'immagine coerente, cos� il cervello usa i principi olografici per convertire matematicamente le frequenze ricevute in percezioni interiori.
Vi � un'impressionante quantit� di dati scientifici che confermano la teoria di Pribram, ormai, infatti, condivisa da molti altri neurofisiologi. Il ricercatore italo-argentino Hugo Zucarelli ha recentemente applicato il modello olografico ai fenomeni acustici, incuriosito dal fatto che gli umani possono localizzare la fonte di un suono senza girare la testa, abilit� che conservano anche se sordi da un orecchio. � risultato che ciascuno dei nostri sensi � sensibile ad una variet� di frequenze molto pi� ampia di quanto supposto. Ad esempio: il nostro sistema visivo � sensibile alle frequenze sonore, il nostro senso dell'olfatto percepisce anche le cosiddette frequenze osmiche e persino le cellule del nostro corpo sono sensibili ad una vasta gamma di frequenze. Tali scoperte suggeriscono che � solo nel dominio olografico della coscienza che tali frequenze possono venire vagliate e suddivise.
La realt�? Non esiste, � solo un paradigma olografico. Ma l'aspetto pi� sbalorditivo del modello cerebrale olografico di Pribram � ci� che risulta quando lo si unisce alla teoria di Bohm. Perch� se la concretezza del mondo non � altro che una realt� secondaria e ci� che esiste non � altro che un turbine olografico di frequenze e se persino il cervello � solo un ologramma che seleziona alcune di queste frequenze trasformandole in percezioni sensoriali, cosa resta della realt� oggettiva? Per dirla in parole povere: non esiste. Come avevano lungamente sostenuto le religioni e le filosofie orientali, il mondo materiale � un'illusione.
Noi stessi pensiamo di essere delle entit� fisiche che si muovono in un mondo fisico ma tutto questo fa parte del campo della pura illusione. In realt� siamo una sorta di ricevitori che galleggiano in un caleidoscopico mare di frequenze e ci� che ne estraiamo lo trasformiamo magicamente in realt� fisica: uno dei miliardi di mondi esistenti nel super-ologramma. Questo impressionante nuovo concetto di realt� � stato battezzato paradigma olografico e sebbene diversi scienziati lo abbiano accolto con scetticismo, ha entusiasmato molti altri. Un piccolo, ma crescente, gruppo di ricercatori � convinto che si tratti del pi� accurato modello di realt� finora raggiunto dalla scienza. In un universo in cui le menti individuali sono in effetti porzioni indivisibili di un ologramma e tutto � infinitamente interconnesso, i cosiddetti �stati alterati di coscienza� potrebbero semplicemente essere il passaggio ad un livello olografico pi� elevato.

La coscienza crea illusione
Se la mente � effettivamente parte di un continuum, di un labirinto collegato non solo ad ogni altra mente esistente o esistita, ma anche ad ogni atomo, organismo o zona nella vastit� dello spazio, ed al tempo stesso, il fatto che essa sia capace di fare delle incursioni in questo labirinto e di farci sperimentare delle esperienze extracorporee, non sembra pi� cos� strano. Immaginarsi malati, immaginarsi sani. Il paradigma olografico ha delle implicazioni anche nelle cosiddette scienze pure come la biologia. Keith Floyd, uno psicologo del Virginia, Intermont College, ha sottolineato il fatto che se la concretezza della realt� non � altro che un'illusione olografica, non potremmo pi� affermare che la mente crea la coscienza (cogito ergo sum).
Al contrario, sarebbe la coscienza a creare l'illusoria sensazione di un cervello, di un corpo e di qualunque altro oggetto ci circondi che noi interpretiamo come fisico. Una tale rivoluzione nel nostro modo di studiare le strutture biologiche ha spinto i ricercatori ad affermare che anche la medicina e tutto ci� che sappiamo del processo di guarigione verrebbero trasformati dal paradigma olografico. Infatti, se l'apparente struttura fisica del corpo non � altro che una proiezione olografica della coscienza, risulta chiaro che ognuno di noi � molto pi� responsabile della propria salute di quanto riconoscano le attuali conoscenze nel campo della medicina.
Quelle che noi ora consideriamo guarigioni miracolose potrebbero in realt� essere dovute ad un mutamento dello stato di coscienza che provochi dei cambiamenti nell'ologramma corporeo. Allo stesso modo, potrebbe darsi che alcune controverse tecniche di guarigione alternative come la visualizzazione risultino cos� efficaci perch� nel dominio olografico del pensiero le immagini sono in fondo reali quanto la realt�. Il mondo concreto � una tela bianca che attende di essere dipinta.
Persino le visioni ed altre esperienze di realt� non ordinaria possono venire facilmente spiegate se accettiamo l'ipotesi di un universo olografico. Nel suo libro Gifts of Unknown Things, il biologo Lyall Watson descrive il suo incontro con una sciamana indonesiana che. eseguendo una danza rituale era capace di far svanire istantaneamente un intero boschetto di alberi. Watson riferisce che mentre lui ed un altro attonito osservatore continuavano a guardare. la donna fece velocemente riapparire e scomparire gli alberi diverse volte. Sebbene le conoscenze scientifiche attuali non ci permettano di spiegare tali fenomeni, esperienze come queste diventano pi� plausibili qualora si ammetta la natura olografica della realt�. Forse siamo tutti d'accordo su cosa esista o non esista semplicemente perche ci� che consideriamo �realt� consensuale� � stato formulato e ratificato ad un livello della coscienza umana nel quale tutte le menti sono illimitatamente collegate tra loro.
Se ci� risultasse vero sarebbe la pi� profonda ed importante di tutte le conseguenze connesse al paradigma olografico. Implicherebbe infatti che esperienze come quella riportata da Watson non sono comuni solo perch� non abbiamo impostato le nostre menti con le convinzioni atte a renderle tali. In un universo olografico non vi sono limiti all'entit� dei cambiamenti che possiamo apportare alla sostanza della realt� perch� ci� che percepiamo come realt� � soltanto una tela in attesa che noi vi si dipinga sopra qualunque immagine vogliamo. Tutto diviene possibile, dal piegare cucchiai col potere della mente ai fantasmagorici eventi vissuti da Carlos Castaneda durante i suoi incontri con don Juan, lo sciamano Yaqui descritto nei suoi libri. Tutto questo non sar� n� pi� n� meno miracoloso della capacit� che abbiamo di plasmare la realt� a nostro piacimento durante i sogni. Tutte le nostre convinzioni fondamentali dovranno essere riviste alla luce della teoria olografica della realt�.
Su segnalazione del Dott. Richard J. Boylan,
stargatemagazine.com


aivy Inserito il - 01/07/2009 : 21:35:05
In merito a questo argomento (ah, naturalmente si applica anche alle altre domande che hai postato contemporaneamente, sullo spazio e la vibrazione), vorrei riportare la teoria del paradigma olografico, e` un po` lunga ma molto interessante:


Nel 1982 un'�quipe di ricerca dell'Universit� di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, ha condotto quello che potrebbe rivelarsi il pi� importante esperimento del XX secolo.
Aspect ed il suo team hanno, infatti, scoperto che alcune particelle subatomiche, come gli elettroni, in determinate condizioni sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. � come se ogni singola particella sapesse esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
Questo fenomeno pu� essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein che esclude la possibilit� di comunicazioni pi� veloci della luce � da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.
Poich� la maggior parte dei fisici nega la possibilit� di fenomeni che oltrepassino la velocit� della luce, l'ipotesi pi� accreditata � che l'esperimento di Aspect sia la prova che il legame tra le particelle subatomiche sia effettivamente di tipo non-locale.

Che cos'� l'ologramma
David Bohm, noto fisico dell'Universit� di Londra, recentemente scomparso, sosteneva che le scoperte di Aspect implicavano che la realt� oggettiva non esiste. Nonostante la sua apparente solidit�, l'universo � in realt� un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato. Ologrammi, la parte e il tutto in una sola immagine.
Per capire come mai il Prof. Bohm abbia fatto questa sbalorditiva affermazione, dobbiamo prima comprendere la natura degli ologrammi. Un ologramma � una fotografia tridimensionale prodotta con l'aiuto di un laser: per creare un ologramma l'oggetto da fotografare � prima immerso nella luce di un raggio laser, poi un secondo raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo e lo schema risultante dalla zona di interferenza dove i due raggi si incontrano viene impresso sulla pellicola fotografica.
Quando la pellicola viene sviluppata risulta visibile solo un intrico di linee chiare e scure ma, illuminata da un altro raggio laser, ecco apparire il soggetto originale. La tridimensionalit� di tali immagini non � l'unica caratteristica interessante degli ologrammi, difatti se l'ologramma di una rosa viene tagliato a met� e poi illuminato da un laser, si scoprir� che ciascuna met� contiene ancora l'intera immagine della rosa. Anche continuando a dividere le due met�, vedremo che ogni minuscolo frammento di pellicola conterr� sempre una versione pi� piccola, ma intatta, della stessa immagine. Diversamente dalle normali fotografie, ogni parte di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall'ologramma integro.
Questa caratteristica degli ologrammi ci fornisce una maniera totalmente nuova di comprendere i concetti di organizzazione e di ordine.

La separazione � un'illusione.
Per quasi tutto il suo corso, la scienza occidentale ha agito sotto il preconcetto che il modo migliore di capire un fenomeno fisico, che si trattasse di una rana o di un atomo, fosse quello di sezionarlo e di studiarne le varie parti. Gli ologrammi ci insegnano che alcuni fenomeni possono esulare da questo tipo di approccio. Questa intuizione sugger� a Bohm una strada diversa per comprendere la scoperta del professor Aspect.
Diversi livelli di consapevolezza, diverse realt�. Bohm si convinse che il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione � un'illusione. Egli sosteneva che, ad un qualche livello di realt� pi� profondo, tali particelle non sono entit� individuali ma estensioni di uno stesso �organismo� fondamentale. Per spiegare la sua teoria Bohm utilizzava questo esempio: immaginate un acquario contenente un pesce.
Immaginate anche che l'acquario non sia visibile direttamente ma che noi lo si veda solo attraverso due telecamere, una posizionata frontalmente e l'altra lateralmente rispetto all'acquario. Mentre guardiamo i due monitor televisivi possiamo pensare che i pesci visibili sui monitor siano due entit� separate, la differente posizione delle telecamere ci dar�, infatti, due immagini lievemente diverse. Ma, continuando ad osservare i due pesci, alla fine ci accorgeremo che vi � un certo legame tra di loro: quando uno si gira, anche l'altro si girer�; quando uno guarda di fronte a se, l'altro guarder� lateralmente. Se restiamo completamente all'oscuro dello scopo reale dell'esperimento, potremmo arrivare a credere che i due pesci stiano comunicando tra di loro, istantaneamente e misteriosamente.
Secondo Bohm il comportamento delle particelle subatomiche indica chiaramente che vi � un livello di realt� del quale non siamo minimamente consapevoli, una dimensione che oltrepassa la nostra. Se le particelle subatomiche ci appaiono separate � perche siamo capaci di vedere solo una porzione della loro realt�, esse non sono �parti� separate bens� sfaccettature di un'unit� pi� profonda e basilare che risulta infine altrettanto olografica ed indivisibile quanto la nostra rosa. E poich� ogni cosa nella realt� fisica � costituita da queste �immagini�, ne consegue che l'universo stesso � una proiezione, un ologramma. Il magazzino cosmico di tutto ci� che �, sar� o sia mai stato.

Tutto compenetra tutto
Oltre alla sua natura illusoria, questo universo avrebbe altre caratteristiche stupefacenti: se la separazione tra le particelle subatomiche � solo apparente, ci� significa che, ad un livello pi� profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate. Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo. Tutto compenetra tutto. Sebbene la natura umana cerchi di categorizzare, classificare e suddividere i vari fenomeni dell'universo, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non � altro che un'immensa rete ininterrotta.
In un universo olografico persino il tempo e lo spazio non sarebbero pi� dei principi fondamentali. Poich� concetti come la localit� vengono infranti in un universo dove nulla � veramente separato dal resto, anche il tempo e lo spazio tridimensionale (come le immagini del pesce sui monitor TV) dovrebbero venire interpretati come semplici proiezioni di un sistema pi� complesso. Al suo livello pi� profondo la realt� non � altro che una sorta di superologramma dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente; questo implica che, avendo gli strumenti appropriati, un giorno potremmo spingerci entro quel livello della realt� e cogliere delle scene del nostro passato da lungo tempo dimenticato.
Cos'altro possa contenere il superologramma resta una domanda senza risposta. In via ipotetica, ammettendo che esso esista, dovrebbe contenere ogni singola particella subatomica che sia, che sia stata e che sar�, nonch� ogni possibile configurazione di materia ed energia: dai fiocchi di neve alle stelle, dalle balene grigie ai raggi gamma. Dovremmo immaginarlo come una sorta di magazzino cosmico di Tutto ci� che Esiste. Bohm si era addirittura spinto a supporre che il livello superolografico della realt� potrebbe non essere altro che un semplice stadio intermedio oltre il quale si celerebbero un'infinit� di ulteriori sviluppi. Poich� il termine ologramma si riferisce di solito ad un'immagine statica che non coincide con la natura dinamica e perennemente attiva del nostro universo, Bohm preferiva descrivere l'universo col termine �olomovimento�. Affermare che ogni singola parte di una pellicola olografica contiene tutte le informazioni in possesso della pellicola integra significa semplicemente dire che l'informazione � distribuita non-localmente. Se � vero che l'universo � organizzato secondo principi olografici, si suppone che anch'esso abbia delle propriet� non-locali e quindi ogni particella esistente contiene in se stessa l'immagine intera.

Il cervello � un ologramma
Partendo da questo presupposto si deduce che tutte le manifestazioni della vita provengono da un'unica fonte di causalit� che include ogni atomo dell'universo. Dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto � allo stesso tempo parte infinitesimale e totalit� di �tutto�. Il cervello � un ologramma capace di conservare 10 miliardi di informazioni...
Lavorando nel campo della ricerca sulle funzioni cerebrali, anche il neurofisiologo Karl Pribram, dell'Universit� di Stanford, si � convinto della natura olografica della realt�. Numerosi studi, condotti sui ratti negli anni '20, avevano dimostrato che i ricordi non risultano confinati in determinate zone del cervello: dagli esperimenti nessuno per� riusciva a spiegare quale meccanismo consentisse al cervello di conservare i ricordi, fin quando Pribram non applic� a questo campo i concetti dell'olografia.
Il Dott. Pribram crede che i ricordi non siano immagazzinatl nei neuroni o in piccoli gruppi di neuroni, ma negli schemi degli impulsi nervosi che si intersecano attraverso tutto il cervello, proprio come gli schemi dei raggi laser che si intersecano su tutta l' area del frammento di pellicola che contiene l'immagine olografica. Quindi il cervello stesso funziona come un ologramma e la teoria di Pribram spiegherebbe anche in che modo questo organo riesca a contenere una tale quantit� di ricordi in uno spazio cos� limitato.
� stato calcolato che il cervello della nostra specie ha la capacit� di immagazzinare circa 10 miliardi di informazioni, durante la durata media di vita (approssimativamente l'equivalente di cittque edizioni dell'Enciclopedia Treccani!) e si � scoperto che anche gli ologrammi possiedono una sorprendente capacit� di memorizzazione, infatti semplicemente cambiando l'angolazione con cui due raggi laser colpiscono una pellicola fotografica, si possono accumulare miliardi di informazioni in un solo centimetro cubico di spazio ma anche di correlare idee e decodificare frequenze di ogni tipo. Anche la nostra stupefacente capacit� di recuperare velocemente una qualsivoglia informazione dall'enorme magazzino del nostro cervello risulta spiegabile pi� facilmente, se si suppone che esso funzioni secondo principi olografici. Non � necessario scartabellare attraverso una specie di gigantesco archivio alfabetico cerebrale perch� ogni frammento di informazione sembra essere sempre istantaneamente correlato a tutti gli altri: un'altra particolarit� tipica degli ologrammi.

La realt� non esiste
Si tratta forse del supremo esempio in natura di un sistema a correlazione incrociata. Un'altra caratteristica del cervello spiegabile in base all'ipotesi di Pribram � la sua abilit� nel tradurre la valanga di frequenze luminose, sonore, ecc. che esso riceve tramite i sensi, nel mondo concreto delle nostre percezioni. Codificare e decodificare frequenze � esattamente quello che un ologramma sa fare meglio. Cos� come un ologramma funge, per cos� dire, da strumento di traduzione capace di convertire un ammasso di frequenze prive di significato in un'immagine coerente, cos� il cervello usa i principi olografici per convertire matematicamente le frequenze ricevute in percezioni interiori.
Vi � un'impressionante quantit� di dati scientifici che confermano la teoria di Pribram, ormai, infatti, condivisa da molti altri neurofisiologi. Il ricercatore italo-argentino Hugo Zucarelli ha recentemente applicato il modello olografico ai fenomeni acustici, incuriosito dal fatto che gli umani possono localizzare la fonte di un suono senza girare la testa, abilit� che conservano anche se sordi da un orecchio. � risultato che ciascuno dei nostri sensi � sensibile ad una variet� di frequenze molto pi� ampia di quanto supposto. Ad esempio: il nostro sistema visivo � sensibile alle frequenze sonore, il nostro senso dell'olfatto percepisce anche le cosiddette frequenze osmiche e persino le cellule del nostro corpo sono sensibili ad una vasta gamma di frequenze. Tali scoperte suggeriscono che � solo nel dominio olografico della coscienza che tali frequenze possono venire vagliate e suddivise.
La realt�? Non esiste, � solo un paradigma olografico. Ma l'aspetto pi� sbalorditivo del modello cerebrale olografico di Pribram � ci� che risulta quando lo si unisce alla teoria di Bohm. Perch� se la concretezza del mondo non � altro che una realt� secondaria e ci� che esiste non � altro che un turbine olografico di frequenze e se persino il cervello � solo un ologramma che seleziona alcune di queste frequenze trasformandole in percezioni sensoriali, cosa resta della realt� oggettiva? Per dirla in parole povere: non esiste. Come avevano lungamente sostenuto le religioni e le filosofie orientali, il mondo materiale � un'illusione.
Noi stessi pensiamo di essere delle entit� fisiche che si muovono in un mondo fisico ma tutto questo fa parte del campo della pura illusione. In realt� siamo una sorta di ricevitori che galleggiano in un caleidoscopico mare di frequenze e ci� che ne estraiamo lo trasformiamo magicamente in realt� fisica: uno dei miliardi di mondi esistenti nel super-ologramma. Questo impressionante nuovo concetto di realt� � stato battezzato paradigma olografico e sebbene diversi scienziati lo abbiano accolto con scetticismo, ha entusiasmato molti altri. Un piccolo, ma crescente, gruppo di ricercatori � convinto che si tratti del pi� accurato modello di realt� finora raggiunto dalla scienza. In un universo in cui le menti individuali sono in effetti porzioni indivisibili di un ologramma e tutto � infinitamente interconnesso, i cosiddetti �stati alterati di coscienza� potrebbero semplicemente essere il passaggio ad un livello olografico pi� elevato.

La coscienza crea illusione
Se la mente � effettivamente parte di un continuum, di un labirinto collegato non solo ad ogni altra mente esistente o esistita, ma anche ad ogni atomo, organismo o zona nella vastit� dello spazio, ed al tempo stesso, il fatto che essa sia capace di fare delle incursioni in questo labirinto e di farci sperimentare delle esperienze extracorporee, non sembra pi� cos� strano. Immaginarsi malati, immaginarsi sani. Il paradigma olografico ha delle implicazioni anche nelle cosiddette scienze pure come la biologia. Keith Floyd, uno psicologo del Virginia, Intermont College, ha sottolineato il fatto che se la concretezza della realt� non � altro che un'illusione olografica, non potremmo pi� affermare che la mente crea la coscienza (cogito ergo sum).
Al contrario, sarebbe la coscienza a creare l'illusoria sensazione di un cervello, di un corpo e di qualunque altro oggetto ci circondi che noi interpretiamo come fisico. Una tale rivoluzione nel nostro modo di studiare le strutture biologiche ha spinto i ricercatori ad affermare che anche la medicina e tutto ci� che sappiamo del processo di guarigione verrebbero trasformati dal paradigma olografico. Infatti, se l'apparente struttura fisica del corpo non � altro che una proiezione olografica della coscienza, risulta chiaro che ognuno di noi � molto pi� responsabile della propria salute di quanto riconoscano le attuali conoscenze nel campo della medicina.
Quelle che noi ora consideriamo guarigioni miracolose potrebbero in realt� essere dovute ad un mutamento dello stato di coscienza che provochi dei cambiamenti nell'ologramma corporeo. Allo stesso modo, potrebbe darsi che alcune controverse tecniche di guarigione alternative come la visualizzazione risultino cos� efficaci perch� nel dominio olografico del pensiero le immagini sono in fondo reali quanto la realt�. Il mondo concreto � una tela bianca che attende di essere dipinta.
Persino le visioni ed altre esperienze di realt� non ordinaria possono venire facilmente spiegate se accettiamo l'ipotesi di un universo olografico. Nel suo libro Gifts of Unknown Things, il biologo Lyall Watson descrive il suo incontro con una sciamana indonesiana che. eseguendo una danza rituale era capace di far svanire istantaneamente un intero boschetto di alberi. Watson riferisce che mentre lui ed un altro attonito osservatore continuavano a guardare. la donna fece velocemente riapparire e scomparire gli alberi diverse volte. Sebbene le conoscenze scientifiche attuali non ci permettano di spiegare tali fenomeni, esperienze come queste diventano pi� plausibili qualora si ammetta la natura olografica della realt�. Forse siamo tutti d'accordo su cosa esista o non esista semplicemente perche ci� che consideriamo �realt� consensuale� � stato formulato e ratificato ad un livello della coscienza umana nel quale tutte le menti sono illimitatamente collegate tra loro.
Se ci� risultasse vero sarebbe la pi� profonda ed importante di tutte le conseguenze connesse al paradigma olografico. Implicherebbe infatti che esperienze come quella riportata da Watson non sono comuni solo perch� non abbiamo impostato le nostre menti con le convinzioni atte a renderle tali. In un universo olografico non vi sono limiti all'entit� dei cambiamenti che possiamo apportare alla sostanza della realt� perch� ci� che percepiamo come realt� � soltanto una tela in attesa che noi vi si dipinga sopra qualunque immagine vogliamo. Tutto diviene possibile, dal piegare cucchiai col potere della mente ai fantasmagorici eventi vissuti da Carlos Castaneda durante i suoi incontri con don Juan, lo sciamano Yaqui descritto nei suoi libri. Tutto questo non sar� n� pi� n� meno miracoloso della capacit� che abbiamo di plasmare la realt� a nostro piacimento durante i sogni. Tutte le nostre convinzioni fondamentali dovranno essere riviste alla luce della teoria olografica della realt�.
Su segnalazione del Dott. Richard J. Boylan,
stargatemagazine.com
Piccolo Principe Inserito il - 30/06/2009 : 21:02:37
ora posso precisare meglio il senso delle mie domande.
Non hanno uno scopo poetico, n� liguistico, neppure artistico,
neanche intellettuale.

Si tratta di capire come si colloca il tempo
nel contesto fisico-scientifico-spirituale.

In realt� il tempo non � una vibrazione, ma la vibrazione
pu� influenzarlo.

E' molto importante porsi domande su cosa sia il tempo

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