Incontro tra la gente

Una sera invitai Tina a fare una passeggiata
sulla riviera di Nervi.
Chiamammo anche Paolo e Roberto.
Posteggiammo l'auto di fronte alla stazione ferroviaria,
e ci avviammo verso il mare.
Era una serata incantevole,
dalla temperatura mite.
Camminammo a lungo, soffermandoci ogni tanto
a contemplare lo spettacolo delle onde spumeggianti
contro gli scogli.
Era come se qualcosa stesse per accadere.
Mi rivolsi a Raffaele, cercando di pormi
in contatto cosmico con lui,
ma non ne ebbi alcuna risposta.
Risalimmo verso la stazione
e stavamo percorrendo il viale delle Palme
coi suoi profumi primaverili,
quando Tina ed io avvertimmo un'insolita pace.


Ad un certo punto, sorpreso da qualcosa,
strinsi la mano a Tina.
Ella non disse nulla,
e notò quanto mi aveva sbalordito:

Raffaele passeggiava sul marciapiede opposto
a quello sul quale noi stavamo camminando.
Con lui era un altro fratello dello spazio.
I due avanzavano lentamente e disinvolti.
Per chi non sapeva chi essi fossero in realtà,,
quei due potevano essere scambiati benissimo
per due fratelli terrestri molto belli e distinti.
Senza dare nell'occhio,
mi spostai sul lato del marciapiede
dove essi passeggiavano.
Tina proseguì con gli amici,
i quali neppure si domandarono per quale motivo
io mi fossi allontanato.
Raffaele si voltò, e mi sorrise appena,
ma in contatto cosmico
mi disse che non avremmo comunicato tra noi
mediante la voce.
Così li seguii a breve distanza,
avendo sotto i miei occhi la prova che realmente
i fratelli sono presenti fra noi per operare in nostro favore.

Raffaele indossava un completo blu elegantissimo,
di stoffa molto leggera.
L'altro era pure elegante,
ma più sullo sportivo.
Riflettendo, compresi che l'Amore di quegli esseri
non aveva limiti,
e che in pratica erano davvero pronti
a fare per noi qualsiasi cosa.

 

« Se tu leggi la Bibbia »,

mi disse Raffaele,

« vi troverai scritto:

Non trascurate l'ospitalità,
poiché alcuni,
esercitandola,
senza saperlo ospitarono degli Angeli ».

Continuò a passeggiare con l'altro a fianco.
Io li seguivo, apparentemente disinvolto,
ma meditavo quelle parole della Scrittura.
Mi pareva incredibile che in quel libro
fossero espresse cosi chiaramente le cose che stavo sperimentando.
Raffaele continuò:

« Ma se un tempo potevamo essere ospitati
con Amore e decoro dai fratelli della Terra,
oggi questo non potrebbe più avvenire.
Sulla Terra, ve lo ripetiamo,
c'è meno Amore dell'aria che respirate ».

Poi disse qualcosa come chi conversa distrattamente,
e quindi aggiunse:

« Oggi non ci potremmo presentare.
Chi vorrà credere alla verità e bontà del nostro messaggio,
lo farà perché troverà in esso un riscontro del proprio cuore.
Chi non vuole credere,
strumentalizzerebbe anche la nostra presenza.
Tempo verrà che potremo manifestarci apertamente,
e allora la nostra gioia sarà grande ».

Detto questo,
mi augurò un buon proseguimento
della mia passeggiata con gli amici
e mi invitò a non seguirlo più.
Si voltò,
mi sorrise,
e lo stesso fece l'altro fratello.



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